COTTO agg./s.m.

0.1 choto, chotta, chotti, chotto, chuto, cocta, cocte, cocti, cocto, coctu, cogia, coita, coito, copte, copto, cota, cote, coti, coto, cotta, cotte, cotti, cotto, cottu, cuocti, cuotti, quoctu.

0.2 V. cuocere.

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Doc. fior., 1290-95; Stat. sen., 1295; Doc. prat., 1296-1305; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Doc. lucch., 1332-36; x Doc. pist., 1339 (2); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Stat. moden., 1335; Doc. imol., 1350-67; Doc. padov., a. 1379 (5).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Doc. perug., 1326; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. Montecassino, XIV (luc.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Doc. catan., 1349; Doc. palerm., 1380.

0.5 Locuz. e fras. acqua cotta 1.2.1;ben cotto 1.1; lardo cotto 1.3.3; mattone cotto 1.3.1; oro cotto 1.3.4; pane cotto 1.1.1; sale cotto 1.3.5; seta cotta 1.4.1; vino cotto 1.2.

0.6 A Postilla amiatina, 1087: Caput coctu.

0.7 1 [Con rif. ad alimenti:] sottoposto a temperature elevate per divenire commestibile, più digeribile o più saporito. Estens. Pronto per essere mangiato in quanto già sottoposto a cottura. 1.1 [Con rif. a un essere vivente:] ridotto ad alimento. 1.2 [Con rif. a un liquido:] portato a ebollizione. [In partic.:] vino cotto: vino bollito. 1.3 [Con rif. a vari materiali impiegati nell'edilizia o nell'artigianato:] trattato attraverso esposizione ad alte temperature. 1.4 [Con rif. a tessuti, filati o materiali da pelletteria:] sottoposto a particolari trattamenti, spec. per esposizione ad elevate temperature. Seta cotta: seta privata della sericina attraverso particolari trattamenti. 1.5 Ustionato in seguito all'esposizione a elevate temperature. 1.6 Essiccato in seguito a prolungata esposizione alle alte temperature. 2 S.m. Cibo pronto da mangiare (anche in contesti fig. e con valore metaf.). 2.1 Mosto bollito prima della fermentazione. 2.2 Estens. Lo stesso che cottura. 3 Sost. Mattone cotto. 4 Sost. Persona che ha subito un'ustione. 5 Agg. Fig. Privo del dominio delle proprie facoltà intellettive. 6 Annerito (dal fuoco).

0.8 Marco Maggiore 19.11.2015.

1 [Con rif. ad alimenti:] sottoposto a temperature elevate per divenire commestibile, più digeribile o più saporito. Estens. Pronto per essere mangiato in quanto già sottoposto a cottura.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 440, pag. 541: Quando la istate viene, e lo lovo se muda / e perde lo so pelo, quest' è causa saipuda, / mai lo veço reten e 'l malfar no refuda, / e çà per carne cota no lasarà la cruda.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 843, pag. 268: Nu no voiem mangiar / Se tu no 'n fe' inanze venir e presentar / De quella carne cogia ke nu t'am demandar...

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 8, pag. 71.16: Quel medesimo vedi del calore lo quale è uno, cioè lo fuoco: ché la carne cocta àe ymagine di fuoco et rappresentalo, però che àe buon sapore per lo fuoco...

[4] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 18.3, pag. 377: Ogni mercoredì corredo grande / di lepri, starne, fagian e paoni, / e cotte manze ed arrosti capponi / e quante son delicate vivande...

[5] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 209, pag. 569: carne salpresa cocta colle rape / quanto a la bocca credo buono sape.

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 52.9, pag. 303: E' no trovo in montagna / mej[o] fruto de castagna, / la quar s'usa, zo se dixe, / ben in pu de dexe guise: / boza, maura, cota e crua, / lo so savor non se refua...

[7] Stat. moden., 1335, cap. 31, pag. 390.3: e doa stara de pan et uno staro de fava cota, da fire dada a li poveri de Cristo, segondo chi parerae a li dicti ministri e massari.

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 75.13: issu rimossi da lu exercitu tutti quilli qui fannu lu malcucinatu et diffisi que non se facissi per vindiri nullu civu cottu.

[9] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 51, par. 2, vol. 2, pag. 396.13: Ma glie tavernare possano comparare carne e altre cose da mangiare per cagione de revendere en glie loro alberghe, atantok'esse copte revendere siano tenute...

[10] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 1, pag. 5.6: Togli la bronça del porco, e lesala bene; e quando è cotta, battila bene, e batti con essa quantità di menta e di petrosemoli.

[11] Stat. lucch., 1362, cap. 19, pag. 97.10: E possasi dare trazea sulle pera cotte, e sucharo in sulle mandole.

[12] Doc. imol., 1350-67, Debitori 16.1.1360, pag. 355.9: Per l. 1 d'ollio de somente s. 1 d. 8; = l. 4 de mele coto d. 32...

[13] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 21, pag. 427.3: Queste v(er)tù conferma Dyascorides digando che l'ovo meço coto sorbìo è più notritivo cha quando el se magna per altro muodo.

[14] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 6, cap. 21, vol. 2, pag. 256.18: [[I cetrioli]] Non si mangiano cotti, ma solamente crudi. Ma le zucche si mangiano cotte solamente.

[15] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 47.3: Moita iente manicava li cavoli cuotti senza pane. La povera iente manicava li cardi cuotti collo sale e l'erve porcine.

[16] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 88.13: Noy credemu bastare alli fratri a mangiare continuamente, tanto si manducane due fiate quante una fiata, tutti li mesi due pulmente cocte p(er) diverse i(n)firmitate...

[17] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 7, 13.4, pag. 88: e, quand'è di mangiar nostra stagione, / chi erbe crude mangia e chi le cotte...

- Ben cotto: pervenuto a un grado adeguato di cottura.

[18] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 130, pag. 643: Mo tornagel endreo vïaçament e tosto, / e dige a quel fel cogo k'el no me par ben coto, / e k'el lo debia metro col cavo en çó stravolto / entro quel fogo ch'ardo sempromai çorno e noito.

[19] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 248, pag. 570: De frumento testifico tucte legumme passa; / se bene coctu mangiase, per certo multo ingrassa...

[20] Quatro partite del corpo, 1310 (fior.), pag. 245.25: prendi la fava infranta, e ssia condita con olio rosato, e mescolatovi a bollire un poco d'acieto; e quando saràe bene cotta sia posta sopra testicoli.

[21] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 3, pag. 7.4: e guarda queste cose da troppo fuoco tanto che siano bene cotte...

[22] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 61.3: la tavola fu apparecchiata di buon pane bianco e di buon pesci ben cotti e con belli mantili bianchi...

[23] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 148, pag. 286.13: recipe senatione, creta [...], parifa(ria) [[...]], bullanu tutte e(n)semu(r)a e(n) de l'acq(u)a et poi ch(e) so' b(e)n cotte sufficie(n)teme(n)te ponase ad lu loco d(e) la v(er)ga...

1.1 [Con rif. a un essere vivente:] ridotto ad alimento.

[1] Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.), pag. 10.12: vene un castello [[...]] grandisimo, dove furono salvagine solamente di bestie; cioè, un grandisimo cerbio che pareva vivo, ed era cotto, un cinghiale, cavriuoli, lievri, conigli; che tuti parevano vivi ed erano cotti...

[2] Legge di Maometto, XIV m. (tosc.), pag. 13.6: Dicono che gli fu dato veleno in carne d'agnello, e che l'agnello favellò essendo cotto, e disse: non mi mangiare ch'io sono avvelenato...

1.1.1 Pane cotto: pane lievitato e sottoposto a cottura. || Spesso in contrapposizione con pane crudo (cfr. Lanza-Troncarelli, p. 252).

[1] Doc. fior., 1290-95, pag. 566.8: It. in pane cotto per Perotto e per la Fina, in XIJ pani s. IIJ.

[2] Stat. sen., 1295, cap. 43, pag. 33.20: che ciascuna semmana in perpetuo si faccia limosina e si dia [[...]] dodici staia di pane cotto a quelle pòvare persone miserabili bisognose e vergognose...

[3] Doc. prat., 1296-1305, pag. 442.9: S(er) Bene(n)chasa e -l cho(m)pangno ebbero p(er) dare p(er) Dio a' poveri, pane chotto, DL pani.

[4] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 339.4: e lla gente minuta [[...]], [[...]] non potendo avere del pane, pensorono d'andare al forno de' rre, ché v'avea assai pane chotto e crudo, e farina e grano nel torno di moggia XLIJ.

[5] Doc. palerm., 1380, 4, pag. 241.26: Item lu pani di unci IIJ et quarta di quoctu, et di crudu unci IIJ: dinari VJ.

[6] a Simone Sigoli, Viaggio, 1390 (fior.), pag. 252.33: costoro non sagrano il corpo di Cristo al nostro modo, anzi fanno il sagramento col pane cotto, e da questo in fuori sono buona gente.

1.2 [Con rif. a un liquido:] portato a ebollizione. [In partic.:] vino cotto: vino bollito.

[1] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 969, pag. 55: E Margarita fes ligar, / Entro l' acqua la fes çetar / Così boienta e così cota / Per avere maor angoxa.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 45, pag. 62.14: sempre stanno col bicchiere a bocca, ché molto beono volontieri, ché egli ànno buono vino cotto.

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 27, par. 3, pag. 393.12: Questa donna non si lavava conn acqua calda a fuoco, ma colla chotta e riposatasi; e colla troppo fredda no, ma tenevala in luogo caldo.

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 18, pag. 266.3: a queste tre generazioni di vino cotto il modo diverso del cuocere fa aver diversi nomi, e diverse virtudi.

[5] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 311-20, pag. 93.22: ella era solenne investigatrice e bevitrice del buon vino cotto, della vernaccia da Corniglio, del greco o di qualunque altro buon vino morbido e accostante...

[6] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 54, col. 1.10: R(ecipe) chamamilla chotta e tiepida posta insul'oc[chi]o...

[7] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 16, pag. 587.21: E biva continuatamenti l'acqua cocta calda, comu dissi di supra in la cura di lu mali di li duluri, e cussì purrà guariri.

[8] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 26, pag. 396.17: l'aqua piovana infino a mezo è da quocere, e di questa aqua cotta, quant'è [di] mosto la decima parte, sopra infondere nel vino...

[9] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 1, cap. 44], pag. 252.4: togli vino cotto o mele in aceto p(er) equal p(ar)te, et in questo bolli radice di tasso barbasso...

[10] x Arte del vetro, XIV ex. (fior.), pag. 46: abbi capelli biondi e mettivigli entro, e se l'acqua fie cotta, farà colore di verzino.

1.2.1 Acqua cotta: tipo di preparazione medicamentosa?

[1] a Doc. fior., 1359-63, pag. 75.10: pagai per acqua cotta lavorata per Francescho nostro chericho ch'era infermo s. v...

1.3 [Con rif. a vari materiali impiegati nell'edilizia o nell'artigianato:] trattato attraverso esposizione ad alte temperature.

[1] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 63.26: Lacca cruda o cotta, libra J, soldi X, soma.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 367.36: e poi ch'è freddo il cammino si mettono queste pietre cotte in una piazza amassate e abbracciate come s'amassano e abbracciano le pietre a Firenze quando si vendono...

[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 1, cap. 8, vol. 1, pag. 109.25: E ancora se si porta un vasello di terra non cotto, secco a quel medesimo modo, e che similmente si cuopra...

[4] x Arte del vetro, XIV ex. (fior.), pag. 7: e se venisse troppo scuro, mettivi un poco di vetro bianco cotto, e mesta spesso...

- [Con rif. a laterizi].

[5] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 72, pag. 171.4: Ordiniamo, che tucti li mattonari che fanno mattoni, tavelle o tegole, debbiano fare buoni, sì come prometteno, et bene cocti et stagionati, a pena di soldi XX d'alfonsini minuti a vuo' del Signore Re di Ragona...

[6] Itinerarium volg., XIV sm. (tosc. occ.), cap. 46, pag. 174.13: Lo spazzo àe l'uno mattone, overo pietra cotta, d'oro e l'autro d'argento.

[7] x Doc. fior., XIV sm. (2), pag. 72: Mattoni, tegoli, doccioni, embrici cotti, la carrata s 10...

[8] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 129.7: La quale torre fo facta tucta de matoni et de prete cocte, con nobilissima colla murata.

1.3.1 [In partic.:] mattone cotto: elemento laterizio ottenuto per essiccazione dell'argilla nella fornace.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 6, pag. 80.11: Bambillonia [[...]] era quattrocento e ottanta stadi per giro, dintorno tutta di buoni mattoni cotti murata, i quali ierano per grossezza gomiti cinquanta...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 49, pag. 611.8: Questo fatto, egli fece i profondi fondamenti cavare, e di cotti mattoni fece fare bellissime mura, delle quali circuì tutta la nuova terra...

1.3.2 Costituito da mattoni cotti.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 154.15: la reina Semiramis attorneoe l'alta cittade con cotte mura. || Cfr. Ov., Met., IV, 58: «coctilibus muris cinxisse Semiramis urbem».

1.3.3 Lardo cotto: lardo disciolto mediante cottura (usato in edilizia).

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 48.24: Se 'l luogo è tale che non vi si possa trovare acqua nè cavare pozzo, tu farai una cisterna, che sia per lungo più che per largo, e sia ben murata in alto, e unta spesso di buon lardo cotto.

1.3.4 Oro cotto: limatura di oro purificato attraverso cottura ed anche ridotto in foglio. || Fontanella, Antidotarium Nicolai, p. 195.

[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 1, pag. 4.26: auri cotti, argenti meri, anborum margaritarum, blatte bisançie, ossis de corde de cervi, ana gr. xiiii...

1.3.5 Sale cotto: sale tostato? || Cfr. Rapisarda, Thesaurus pauperum, p. 54: «sali cocta parrebbe la traduzione di "sal tostum"».

[1] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 1, cap. 53], pag. 256.4: togli tartaro et solfo amolato, orpimento, sale cotto, fuligine et aglio; et queste cose pestate cuoci...

[2] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 46, pag. 54.10: Pigla agraricus, sali cocta et tartaru †agaristari† tronefacta et super pone.

1.4 [Con rif. a tessuti, filati o materiali da pelletteria:] sottoposto a particolari trattamenti, spec. per esposizione ad elevate temperature.

[1] Stat. pis., 1321, cap. 79, pag. 264.16: Et che in torchi u tortissi li quali farano, manderà per li stoppini accia cocta tanto: cioè, in torchi da sei libre in giuso, quarta una per ciascuna libra...

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 114, pag. 179.33: ancora portavano archi molto forti di cuoio cotto, de' quali traevano saette attoscate...

[3] Stat. sen., 1329, cap. 57, pag. 318.5: Anco statuimo e ordiniamo, che neuno cuoio marino che si compre dentro la città di Siena, non si possa comprare senza pacto di cocto e di fracido.

[4] Doc. lucch., 1332-36, pag. 113.32: It. denno avere ditto die per testoio che c' asengna avere dato cholla ditta tela, testoio chotto tinto lbr. j uc. vij, per lb. vij s. iiij lbr., lb. xj s. viij.

[5] Stat. fior., Riforme 1352-61, (1352), pag. 252.9: che niuno de l' arte di Porta Santa Maria possa o debbia fare tessere niuna tela cruda in opera piana, [[...]] salvo drappi ochiellati o guancialetti, e quelli possano essere crudi e chotti chome si fanno...

[6] Doc. pis., 1361, pag. 189.14: Ghiomi d'accia chotta diciotto - xviii.

[7] a Stat. lucch., 1376, Rubricario L. IV, pag. 127.22: Che l'acce che si mecteranno socto all'oro e ariento siano cotte et non crude.

[8] a Stat. lucch., 1376, L. IV, cap. 18, pag. 138.18: Et lo ristagno di quelli sia licito al mercadante farlo crudo o cocto come a llui parrà.

[9] x Doc. fior., XIV sm. (2), pag. 38: Refe cotto, la soma lb 9 s 12 [[...]] Refe crudo, la soma lb 6...

1.4.1 Seta cotta: seta privata della sericina attraverso particolari trattamenti. || Cfr. GDLI s.v. seta.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 57.31: ganfora, boraso, perlle da pestar, gardamoni, fusti de garofalli, riobarbaro, schamonia, seda cota e cruda e tute magnere de spleçarie...

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 36.10: Confetti d'ogni ragione, oro filato d'ogni ragione. Seta cotta d'ogni ragione.

1.5 Ustionato in seguito all'esposizione a elevate temperature.

[1] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 12.8, pag. 25: Symoni[a]ci col capo di sotto / piantati sono infino a la centura / per buche ardenti, [[...]] / guizzando sempre per la forte arsura / di qual ciascuno è così tucto cotto...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 549.42: E sentendosi cuocere e alquanto movendosi, parve nel muoversi che tutta la cotta pelle le s'aprisse e ischiantasse, come veggiamo avvenire d'una carta di pecora abrusciata se altri la tira...

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 86, pag. 197.3: E così questa donna Zoanna, cotta, livida e percossa, convenìa che facesse quello che quando ell' era sana non volea fare.

1.5.1 Annerito nell'aspetto in quanto sottoposto a un procedimento di cottura o di tostatura.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 162.15: apresso la cociete [[scil. la zucca]] in uno forno sopra una teghia, e potrete sapere quand' ella sarà cotta, ciò è quando voi vedrete la crosta di fuori cotta e colorita...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 15.26, vol. 1, pag. 244: E io, quando 'l suo braccio a me distese, / ficcaï li occhi per lo cotto aspetto, / sì che 'l viso abbrusciato non difese / la conoscenza süa al mio 'ntelletto...

[3] a Tariffa pesi e misure, p. 1345 (venez.), pag. 70.20: e zercalo al cortelo [[scil. il gengiovo o zenzévero]] se l'è ben saldo e blancho, e la soa pele sotil, e volse vardar che 'l non sia coto e chuxido.

[4] a Giorgio Gucci, Viaggio, a. 1393 (fior.), cap. 11, pag. 273.34: E per lo sole che gli coglie scoperti e per la grande arsione sono neri e cotti come se fossono stati in una fornace...

1.6 Essiccato in seguito a prolungata esposizione alle alte temperature.

[1] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 507-569], pag. 111.18: E con la sua boccha ruppe il lacciuolo e ' nocenti nodi, [[...]] e divelse le 'nteriore percosse dalle grandi piove, e le merolle cotte dentro dal ricevuto sole.

2 Sost. Cibo pronto da mangiare (anche in contesti fig. e con valore metaf.).

[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 153, vol. 2, pag. 15.13: e ogni cosa che vogliono, sì truovano cotto, e di dì, e di notte, e a tutte l' ore, che la persona vuole [[...]]. E se subito venissono cento migliaia d' uomini, sì troverrebono cotto da mangiare.

[2] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 16.4, pag. 732: El mondo vile è oggi a tal condotto, / che senno non ci vale o gentilezza, / sed e' non v' è misticata ricchezza, / la qual condisce e 'nsala ogni buon cotto.

[3] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 95, pag. 301.32: e che l'altre cose piene di fracidume, che' ghiottoni ingojano incontanente, ch'elle sentono di cotto, avendole gittate in sulla brascia per arrostire, si possano stendere nel corpo sanza nocimento.

[4] Bel Gherardino, a. 1375 (tosc.), I, st. 31.6, pag. 118: e ogni volta, quand'erano tornati, / trovavano cotto per potere mangiare.

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 192, pag. 483.24: io non ho potuto due mattine assaggiare del cotto ch' ell' abbia fatto, tanto sale v' ha messo dentro...

[6] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 4 Re 4, vol. 3, pag. 472.11: E puoseno quella vivanda dinanzi alli compagni, acciò che mangiassero: e assaggiando egli di quello cotto, gridarono: o uomo di Dio, la morte è nella pentola.

2.1 Mosto bollito prima della fermentazione. || (Sapori).

[1] x Doc. pist., 1339 (2), pag. 168: quatro choppie di chacio s. 4; chavoli e fava e mostarda s. 2; una mezetta di chotto s. 1 d. 2; frutte s. 1...

2.2 Estens. Lo stesso che cottura.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 98, pag. 219.16: È ito a casa a far trarre il ventre della bisaccia, e metterlo in una pentola a fuoco, perché se avesse manco di cotto, che si cuoca...

3 Sost. Mattone cotto.

[1] Doc. perug., 1326, pag. 21.21: e dala porta del Prato enfinente ala casa del cocto vuole essere el fosso per lungo CXV pieie e per l' ampio XVIII pieie e dala casa del cocto enfinente al dicto frontone vuole essere el fosso per lungo CLXX pieie e largo XVIII pieie...

[2] Doc. catan., 1349, pag. 48.8: Item lassavali casalinu unu muratu a cottu cum la porta a volta, lassava a Sanctu Nicola...

[3] Doc. padov., a. 1379 (5), pag. 66.8: do seie (con) una chaça, una ferà l'altra no, du boteie, J.a d(e) chuto l'alt(ra) d(e) legno...

4 Sost. Persona che ha subito un'ustione.

[1] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 144, pag. 78.1: A cocto di focu. [1] Pigla casu et pistalu et mitichi meli ki sia liquidu et mectindi ad una frunda di cauli et mictila di ssupra a lu coctu et sirrà sanu a lu terczu iornu.

5 Agg. Fig. Privo del dominio delle proprie facoltà intellettive, intontito.

[1] Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.), 8.7, pag. 57: or ti va 'mpicca, sozzo, pazzo cotto, / vitoperato più ch'anch' uom non fue.

- [Prov.]

[2] a Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.), pag. 108.20: Chi è cocto sì è docto.

[3] a Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.), pag. 116.20: Homo ben docto sì fa l'uomo cocto.

6 Annerito (dal fuoco).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 15.26, vol. 1, pag. 244: E io, quando 'l suo braccio a me distese, / ficcaï li occhi per lo cotto aspetto, / sì che 'l viso abbrusciato non difese / la conoscenza süa al mio 'ntelletto...

[u.r. 14.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]