0.1 iscalterita, iscalterite, iscalteriti, iscalterito, iscaltrite, iscaltriti, iscaltrito, ischalterito, scaitriti, scaitrito, scalterita, scalterite, scalteriti, scalterito, scaltrí, scaltria, scaltrida, scaltride, scaltrido, scaltrio, scaltrita, scaltrite, scaltriti, scaltrito, scaltritu, scautritu, schaltrida, scotrio; f: scalteritissimo.
0.2 V. scaltrire.
0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.3.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.).
In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Framm. Milione, XIV pm. (emil.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 Prudente in quanto consapevole dei pericoli (anche con rif. agli animali); accorto, assennato. 1.1 Sost. Individuo accorto e assennato. 1.2 Abile in un'arte, in un esercizio (grazie all'esperienza). 1.3 [Con connotazione neg.:] capace di agire astutamente (e in partic. di ordire inganni ai danni di qno). 2 Tale da denotare astuzia, sagacia o abilità; che è il risultato di particolari accorgimenti.
0.8 Marco Maggiore 28.02.2017.
1 Prudente in quanto consapevole dei pericoli (anche con rif. agli animali); accorto, assennato.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica, 166, pag. 94: E illó faz mïa caneva, tant sont eo plu scaltria, / Tant sont eo plu segura, e mi e la roba mia.
[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 213.17: mandaro Amilcare chiamato Rodano, uomo molto savio e scalterito e bello parlatore, che i fatti d'Alessandro guardasse e gli suoi reggimenti.
[3] Poes. an. urbin., XIII, 23.63, pag. 590: Vidi l'omo k'è infollito, / e fforsi ke nacque tale: / tu si' savïo e scaltrito, / e 'l to senno operi male; / op' èt' essere ammonito...
[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 78, pag. 89.11: Lupo è bestia fiera e scalterita e di tanta fiereçça che per nullo modo si può ademesticare...
[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 89.51, pag. 424: Guarda che cento agni e' viscuo, / de quanti deleti ài avuo / en che n'e' tu a presente, / chi for' morrai in presente? / Forzate donca in esser scotrio / e prender tosto bon partio.
[6] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 40, pag. 167.30: Kistu Probu ricuntava de kistu Crisauriu, e dichìa ki kistu Crisauriu fu homu multu scautritu, e saviu sicundu lu mundu, e riccu...
[7] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 62, pag. 375, col. 2: Qualunqua no vennesse / ad tale pena jacquesse / como è custoditu; / dello seo scia scaltrito; / de foco et de coltellu / li darremo flagello.
[8] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 8, pag. 32.12: Lu conti Rugeri, videndu li soi innimichi essiri apparichati di l'altra parti, comu homu calidu et scaltritu, dedi kistu consiglu a soi frati, lu Duca...
[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 118.25: Anche [[Filippo de Valosi]] era lo più savio, saputo, scaitrito de senno de tutta Francia.
1.1 Sost. Individuo accorto e assennato.
[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 18, vol. 6, pag. 234.10: [28] Ogni scaltrito conosce la sapienza, e confesseralla a colui che l'averae trovata.
1.2 Abile in un'arte, in un esercizio (grazie all'esperienza).
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 15, pag. 22.27: in altro modo vincere non credette, se non che in ogni padiglione mescolasse scaltriti balestrieri, e di rombolare bene ammaestrati.
[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 10.11: e lo scalterito misuratore terminò con lungo terriefine la terra, che prima era comune sì come i lumi del sole e' venti...
[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 157, pag. 544.26: E' feriti da scaltriti medici sono aiutati, mettendo per comandamento del signore le ricevute offese in non calere.
1.3 [Con connotazione neg.:] capace di agire astutamente (e in partic. di ordire inganni ai danni di qno).
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 321, pag. 537: Deu, quanto son le femene de malveçi scaltride!
[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1318, pag. 55, col. 2: Dixe: «Segnor, ora m'intendí! / L'omo è veçao e scaltrí, / Ke l'omo sa de pluxor arte / Ke lo cognosco ben in parte.
[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 80, pag. 95.4: perché puote essere molte volte la cosa lodata, ma di loda ch'è rea e da fuggire, sì come chi lodasse alcuna persona che fosse scaltrito ladro o ingegnoso puttaniere...
[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.139, pag. 158: Como lo Nemico envidioso / géne a l'omo primo per tentare, / e como, scalterito e vizioso, / se fe' a la moglier per engannare...
[5] f Cassiano volg. (A, ed. Bini), XIII ex. (tosc.), Collaz. I, cap. 20, pag. 14.41: Simigliantemente ci converrà sollecitamente cercare che la perversa spianazione delle Scritture adattata a purissimo oro non inganni di preziosità di metallo: nella quale lo scalteritissimo diavolo tentò di imporre il nostro Salvatore... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[6] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 4, pag. 198.4: iscaltrito e ingannevile come la volpe...
[7] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 42.24: Et di somelliante pena giudichiamo che sieno puniti tutti li advocati, e' quali, a favorare lo errore de li eretici, lo scaltrito inimico suscita, o vero amaestri li illiciti difenditori...
[8] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 11, pag. 510.18: e l'è gente molto malicioxa e scaltrida segondo le soe uxance.
2 Tale da denotare astuzia, sagacia o abilità; che è il risultato di particolari accorgimenti.
[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. IV, cap. 3, pag. 62r.5: occupati talora ne' buoni studii, trapassando l'aversario la mente nostra per iscaltrita sotiglieçça, ci ritraiamo dal'octime intentioni o per nostra ignorantia o per volere. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 496.3: Dilettatosi Alessandro di così scaltrito detto di colui, e ch'elli era ritratto indietro da l'errore, prese la cagione di purgare la religione...
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 3, vol. 2, pag. 118.3: Ma Sertoriu dotatu da la natura egualime[n]ti et di furtiza di corpu et di bonu consilyu d'animu, [[...]] per unu scaltritu consilyu vinni a la sua intenciuni.
[4] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 161.16: Imperciò che, possendo intendere quello che io con parole iscalterite e chiuse parlava, mostraste di non conoscere, dimandando che per me manifestato fosse.
[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 6, pag. 91.3: Essendo appligato in quillo luoco, lo ciervo me se rapio dall'uochy e no lo puotte plu vedere, fuorze per li arbori multo fronduti di quillo bosco, oy forze per la multo scaltrita fuga di quillo ciervo.
[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 139, S. Foreseo, vol. 3, pag. 1213.9: Sì che vinto in ciò l'avversario diavolo, diè di mano a scaltrite accuse...
[u.r. 10.06.2022; doc. parzialm. aggiorn.]