0.1 iscaltrissimi, scaltra, scaltri, scaltro, scotri; f: scaltrissimo.
0.2 Da scaltrire.
0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Poes. an. pis., XIII ex. (4); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.).
In testi sett.: Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Niccolò de' Scacchi, p. 1369 (ver.).
0.6 A Doc. prat., 1296-1305: Iscaltri trecone.
0.7 1 Prudente e assennato in quanto consapevole dei pericoli. 1.1 Abile o esperto nel fare qsa. 1.2 [Con connotazione neg.:] capace di agire astutamente (e in partic. di ordire inganni ai danni di qno). 2 Sost. Comportamento o strategia improntata ad astuzia (in partic. per ingannare qno). 3 Signif. non accertato.
0.8 Marco Maggiore 01.03.2017.
1 Prudente e assennato in quanto consapevole dei pericoli.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 21.88, pag. 398: Qui si convien passare accorti e scaltri, / disse Solin, ché ci ha diversi popoli / ch'a' lor son crudi e via peggiori in altri.
[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 35.37, pag. 238: A questo ancora ognun dé essere scaltro. / Due macine lavoreranno inseme: / tolta vien l'una et messa ne loco altro.
1.1 Abile o esperto nel fare qsa.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 9, pag. 101.26: La principale arte, ed utilitade del doge si è che scelti di tutta l'oste certi savj, ed iscaltrissimi di battaglie al suo consiglio, [[...]] e con tutti loro molto consideri senza alcuna lusinga ove ha più combattitori tra nella sua oste, o vero in quella de' nemici...
[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 11.94, pag. 74: Colue che del vin vechio bere è scaltro, / già non se mette al novo incontinente, / ché il dice: - Meglio è il primo che questo altro - .
1.2 [Con connotazione neg.:] capace di agire astutamente (e in partic. di ordire inganni ai danni di qno).
[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. I, cap. 20, pag. 19r.17: che la perversa spianagione dele Scripture adactata a purissimo oro non inganni per pretiosità di metallo; nela qual cosa lo scaltrissimo dyavolo temptò d'imporre al nostro Salvatore... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De lo seno de l'anima, vol. 1, pag. 126.32: Ap(re)sso questo seno si è materia in quilli chi tanto som scotri e maricioxi, e maricioxi in autrui inganar, chi dì e note studiam d'avanzar sì a p(er) che modo ello lo possa far e pensar.
2 Sost. Comportamento o strategia improntata ad astuzia (in partic. per ingannare qno).
[1] Niccolò de' Scacchi, p. 1369 (ver.), 12, pag. 572: Qual è più crudel guera / Che padre cum fizolo cum fraude e scaltro, / E l'un fratel cum l'altro / Darse la morte tanto iniquamente?
[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 22.241, pag. 157: Voi credete esser clari / a ffa(r) giuditio avanti tutti gli altri, / ma Deo cognosse vostri cor contrari, / per che àe abominio vostri falli et scaltri.
3 Signif. non accertato. || Prob. per errore di copia; il ms. C legge: «Tu thesauro» (Varanini, Laude cortonesi, p. 29).
[1] Poes. an. pis., XIII ex. (4), 1.79, pag. 29: Tu [[scil. Maria]] scaltro [[ed.: Tuscaltro]], tu ricchesa, / tu vertute, tu larghesa, / mise imperial fortesa / per corona risplendente.