INTERIEZIONE s.f.

0.1 entergezione, intergezione, interiezione, interjezione; f: interiection, interiectione, interiezzione.

0.2 Lat. interiectio, interiectionem (DELI 2 s.v. interiezione).

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.).

0.5 Locuz. e fras. interiezione ammirativa 1; interiezione deprecante 1; interiezione deprecativa 1; interiezione esclamativa 1; interiezione esomitante 1; interiezione esortativa 1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Gramm.] Parte invariabile del discorso che serve a esprimere un'emozione o sollecitare una reazione da parte dell'interlocutore.

0.8 Diego Dotto 21.12.2015.

1 [Gramm.] Parte invariabile del discorso che serve a esprimere un'emozione o sollecitare una reazione da parte dell'interlocutore.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 242.8, pag. 270: E «mor» si pone morte a difinire: / lo nome en volgara locuzione / è con una «te»; l' «a» ven da lang[u]ire, / e 'n latin si scrive entergezione.

[2] F Lancia, Chiose Commedia, 1341/43 (fior.), Par. 18.88-93: le parti di ciò che l'uomo dice sono otto, ciò sono: nome, come Giovanni; verbo, come giovare, nuocere; participio, che tiene parte del nome e parte del verbo, come giovante o nocente; pronome, ch'è posto in luogo di nome, come io, tu, quegli; prepositione, adverbio, interiectione, congiuntione, etc. || Azzetta, Lancia. Chiose, p. 1077.

[3] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. II, [vv. 567-70], pag. 77v.36: «O» è interiection d'esclamar, over de meraveiar, et dise un solaço che fieva Venus... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 7, 1-2, pag. 200.24: Pape è una intergezione greca, che manifesta l'affezione dell'anima, quando si maraviglia...

[5] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XXI, cap. 5, pag. 853.25: Raca in lingua ebrea è una voce la quale chiamano i gramatici interiezzione: la quale dimostra l'animo dell'uomo irato, ma non caccia però apieno fuori la parola dell'ira conceputa dentro. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

- Interiezione ammirativa, esclamativa.

[6] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 6, 76-93, pag. 132.18: Ahi; questa voce è una parte d'orazione che in Grammatica si chiama interiezione esclamativa, e significa ira e corruccio...

[7] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 31, 103-111, pag. 821.3: Questo Or si pone qui per interiezioneammirativa: quasi meravigliandosi, dice dentro da sè le parole dette di sopra...

- Interiezione deprecante, deprecativa, esomitante, esortativa.

[8] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 7, 97-99, pag. 215.11: e questo or è una intergezioneesortativa che l'uomo usa, quando vuole confortare...

[9] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 11, 37-45, pag. 256.21: Doh se giustizia o pietà vi disgrevi; questo Doh è interiezione deprecante...

[10] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 23, 97-114, pag. 563.7: Deh è interiezione esomitante, e parla Forese a Dante pregandolo ancora che si li manifesti...

[11] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 28, 43-60, pag. 675.35: Deh; questa è interiezionedeprecativa, o esortativa, che si dice quando l'omo vuole confortare, o pregare alcuno, d'alcuno atto...

- [Da testo corrotto?]. || L'ed. avverte in apparato che il testo non dipende dal ms. base.

[12] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 18, pag. 421.10: preposizione, è sì come quando io dico a Giovanni, questo a è la preposizione; avverbio, sì come è pienamente, sufficientemente; interjezione, sì come è in sè; co[ngiun]zione, sì come quando io dico Piero ed Uberto, questo ed li congiugne, ed [è] la congiunzione.