STOLA s.f.

0.1 istola, istole, stola, stole, stolla.

0.2 Lat. stola (DELI 2 s.v. stola).

0.3 Miracole de Roma, XIII m. (rom.): 2.

0.4 In testi tosc.: Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.); Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Caducità , XIII (ver.); f Maestro Galvano, XIV pm. (bologn.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).

N L'att. in Jacopo della Lana è cit. dantesca.

0.5 Locuz. e fras. bianche stole 2.4; doppia stola 2.2; due stole 2.2; le due stole 2.2.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Nell'antica Roma, veste lunga tipica delle matrone. 1.1 Fig. [Come simbolo della pudicizia delle matrone romane]. 1.2 Fig. [Per indicare una matrona romana]. 2 Veste lunga e stretta, maschile e femminile. 2.1 [Nell'Inferno dantesco:] cappa. 2.2 Fig. Aspetto esterno di una persona. [In partic. del volto:] il chiarore. 2.3 Fig. Struttura fisica di una persona; corpo. 2.4 Fig. [Nel Paradiso dantesco:] bianche stole: i beati. 3 [Eccles.] Paramento sacro proprio dei sacerdoti, costituito da una striscia di tessuto da portare intorno al collo, con le estremità che scendono oltre il petto.

0.8 Diego Dotto 21.12.2015.

1 Nell'antica Roma, veste lunga tipica delle matrone.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 5, pag. 4.31: e acciò che l'onore del matrimonio fosse più sicuro non permisero quelli antichi Romani al decto Spurio, chiamante in ragione di matrimonio un'altra matrona, d'usare il suo corpo, acciò che non s'abandonasse la non corropta mano per toccamento d'altra stola (gl. e).

[2] Gl Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 5, gl. e, pag. 4.34: Stola era uno adornamento delle oneste donne, la quale agiungeva infino a' talloni, la quale non era licito di portare ad altre disoneste femine...

[3] f Valerio Massimo (red. V2), c. 1346 (tosc.), L. II, cap. 1, pag. 32v.8: Ma aciò che (ch. g, C5b) l'onore de le donne fosse più sicuro per guarnimento di vergogna, ordinarono che non fosse permesso (ch.) ad alcuno che si richiama della moglie d'appressare il suo corpo, aciò che rimanesse la mano pura dal toccamento dell'altrui stola (ch.). || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Gl f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa [II.1.5], pag. 32v.5: «Stola» è uno mantello di donna che è lungo infino a' talloni, lo quale a le vili femmine non era licito di portare. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Gl f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa g [III.5.3], pag. 82r.7: «Stola», che era una vestimenta che si portava sopra gl'altri a le onestissime donne, chiamasi in latino «ricino», però che la metà d'essa si getta di drieto dal lato diritto verso l'omero manco; volgarmente si chiama «mavore», quasi 'segno maritale', e è bianca, sopra il capo e le spalle la metà d'essa si getta. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[6] Gl f Chiose a Valerio Massimo (C - L. II), c. 1346 (tosc.), chiosa 5b [II.1.5], pag. LVII.1: «Drappi» - in un altro luogo gli chiama «stola»; «stola» è uno mantello da donna che va infino a li talloni, la quale alle vili femine non era licito di portare... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[7] Gl f Chiose a Valerio Massimo ("A" - FL2), 1390/92 (fior.), chiosa c [VIII.3.praef.], pag. 129v.1: Stola era uno drapo col quale le donne si copriano il capo e le spalle e mette[a]si dal lato ritto nel manto. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Fig. [Come simbolo della pudicizia delle matrone romane].

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 3, pag. 547.4: Nè di queste femine è da tacere, le quali la condizione della natura e la stola della vergogna non le poteo constringere sì, che nella corte e ne' giudicii tacessero. || Cfr. Val. Max., VIII, 3, praef.: «condicio naturae et uerecundia stolae».

[2] Gl f Chiose a Valerio Massimo (D - L. VI-IX), c. 1346 (tosc.), chiosa o [VIII.3.praef.], pag. 202r.3: (stola) Ciò è ornamento di vergogna. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.2 Fig. [Per indicare una matrona romana].

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 228.11: Clodio Pulcro possedeo il favore del popolo, et in uno spontone appoggiandosi alla stola Fulviana, esso solo sommise lo onore de la cavalleria a la signoria d' una femina. || Cfr. Val. Max., III, 5, 3: «adhaerensque Fuluianae stolae».

[2] f Valerio Massimo (red. V2), c. 1346 (tosc.), L. III, cap. 5, pag. 82r.11: Clodio Bello (ch. g) possedette il favore del minuto popolo e acostandosi lo spuntone a la stola Fabiana l'ornamento militare tenne sobietto al comandamento d'una femina. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2 Veste lunga e stretta, maschile e femminile.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 14, pag. 569.14: Et in quello loco ke mo se dice Santa Balbina, da li antiqui se clamava Albeston, inperzò ke kello se faceano le blanke stole de li imperatori.

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 40.202, vol. 1, pag. 288: Pregote per Dio, k'a mi venisti, / ke tu m'arechi el corpo e 'l sangue de Cristo, / e 'l libro de la fede ke credesti / e la stola ke lassò la madre».

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 35.13, pag. 124: Si 'l re de Francia avesse figliola / ed ella sola - en sua redetate, / girìa adornata de bianca stola, / sua fama vola - en onne contrate...

[4] f Maestro Galvano, XIV pm. (bologn.), [2].16, pag. 183: Per radriçarsi come fosse stole / mostrando ch'io sia Dante çiò te conto, / quanto a la vista, ma non fo soa fatura... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1920, pag. 88: Et queste donne tosto andaro, / entro lo monimento entraro / et viddero uno iovenetto / sedere dal lato deritto; / et era questi ben guarnito, / de stola candida vestito.

[6] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 30, 118-129, pag. 800.35: Quant'è 'l convento de le bianche stole; cioè come grande è lo raunamento di coloro, che sono vestiti di vestimenti bianchi! Stola è vestimento.

[7] Gl Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 91, pag. 86.35: Viazo portade una stola prima, zoè una vestimenta nobele, e vestilo e delli anello en dido e calzari en li pedi.

[8] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 165.7, pag. 446: tutti coperti eran di bianche stole, / ghirlande avien di fior, rose e viole.

- [In contesto fig.].

[9] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 17, pag. 142.28: Unde quando li peccatori, che ànno perduta questa veste, tornano ad penitentia, allora li veste di stola candida, la quale è la gratia sua, et la gratia sua li dà.

- Fig.

[10] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 72.6, pag. 134: in lei risplende insomma ogni beltate, / e di vertù la glorïosa stola / che 'l cor gli adorna, sì che fama vola / per l'universo di sua nobiltate.

[11] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Cap. 20.54, pag. 219: quest'è quel loco, e perpetua scola, / ove le pallide ombre ve[n]gon tutte / puoi ch'han lassata la terrena stola, / quando 'l Signor che l'ha fatte e produtte / li schifa per li falli ch'han comessi / e de che so' nel mondo fatte brutte. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[12] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), 20, pag. 316.32: da te egli ricevette la stola della immortalità, e da me egli ha auta questa obscura tonica de' vizii con ch'egli è vestito...

[13] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 1, L'Avvento, vol. 1, pag. 24.4: a te disubbidente, a me ubbidente; da te ricevette la stola di potere non morire, da me ricevette questa gonnella cencialosa, de la quale egli è vestito. || Cfr. Legenda aurea, I, 174: «a te accepit immortalitatis stolam, a me accepit hanc pannosam qua indutus est tunicam».

[14] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Bar 5, vol. 7, pag. 347.13: O Ierusalem, spògliati la stola del pianto e del tuo tormento; e vèstiti di bellezza e di onore, lo quale è a te da Dio, in gloria sempiterna.

2.1 [Nell'Inferno dantesco:] cappa.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 23.90, vol. 1, pag. 391: «Costui par vivo a l'atto de la gola; / e s'e' son morti, per qual privilegio / vanno scoperti de la grave stola?».

[2] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 23, 82-93, pag. 562, col. 2.6: Grave stola, grave vestimenta...

[3] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 23, 82-93, pag. 600.13: Vanno scoperti; questi due, cioè Virgilio e Dante, della grave stola; cioè grave cappa?

2.2 Fig. Aspetto esterno di una persona. [In partic. del volto:] il chiarore.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 32.81, vol. 2, pag. 559: e videro scemata loro scuola / così di Moïsè come d'Elia, / e al maestro suo cangiata stola...

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 32, 64-84, pag. 789.8: cangiata stola: imperò ch'era ito via lo splendere, et erasi appiattata la divinità sotto l'umanità.

- Fig. (Le) due stole, doppia stola: l'anima e il corpo.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 25.127, vol. 3, pag. 423: In terra è terra il mio corpo, e saragli / tanto con li altri, che 'l numero nostro / con l'etterno proposito s'agguagli. / Con le due stole nel beato chiostro / son le due luci sole che saliro; / e questo apporterai nel mondo vostro».

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 330.11: E la resurressione de' corpi dee essere al dì del giudicio; e li beati debbono essere nel cospetto di Dio colla doppia stola splendientissimi...

[5] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XXXV, cap. 5, pag. 1386.33: Ma nella fine del mondo averanno due stole, però che essi possederanno eziandio la gloria della carne con la beatitudine dell'anima. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2.3 Fig. Struttura fisica di una persona; corpo.

[1] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 25, 118-129, pag. 682.31: Co le sue stole; cioè co li suoi corpi: come la stola è vestimente del corpo...

2.4 Fig. [Nel Paradiso dantesco:] bianche stole: i beati.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 25.95, vol. 3, pag. 419: Dice Isaia che ciascuna vestita / ne la sua terra fia di doppia vesta: / e la sua terra è questa dolce vita; / e 'l tuo fratello assai vie più digesta, / là dove tratta de le bianche stole, / questa revelazion ci manifesta».

3 [Eccles.] Paramento sacro proprio dei sacerdoti, costituito da una striscia di tessuto da portare intorno al collo, con le estremità che scendono oltre il petto.

[1] Caducità , XIII (ver.), 273, pag. 664: No cur'ig<i> de basar altar né stola, / mo per li pei apresta andar de fora, / e li plusor de dol par k'igi mora / ke tu no ei çà coverto en la bora.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 45, terz. 96, vol. 3, pag. 11: I Monaci parati colla stola, / il corpo suo ne portaro in Badia, / e seppellirlo senza più parola.

- [In comparazioni].

[3] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 37.34: Et fatte le schiere si segnaro con tovaglie bianche ad modo di stole, et abboccandosi con loro vigorosamente combattero insieme...

[u.r. 07.12.2017]