TIMIDAMENTE avv.

0.1 timidamente.

0.2 Da timido.

0.3 Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1.3.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38.

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Con timore. 1.1 [Con rif. al valore militare:] senza coraggio e ardimento. 1.2 Con poca energia. 1.3 Con cautela, con circospezione.

0.8 Diego Dotto 21.12.2015.

1 Con timore.

[1] Deca quarta, a. 1346 (fior.), [VI.20], vol. 6, pag. 44.2: di quindi per la nuova paura timidamente le navi partitesi, a Ceneo in Eubea n'andarono. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv., XXXVI, 20, 5: «trepidae inde recenti terrore naves».

[2] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 14 [Fazio?].30, pag. 33: Aparven con Amore indella mente, / fra l'altre novità ch'io vi sentia, / due donne magre, palide e diverse, / per che l'anima mia, timidamente, / disse inver' lor...

[3] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. I, pag. 498.21: Prometti non timidamente, le promesse traçe le fante... || Cfr. Ov., Ars am., I, 631: «Nec timide promitte».

1.1 [Con rif. al valore militare:] senza coraggio e ardimento.

[1] f Valerio Massimo (red. V2), c. 1346 (tosc.), L. III, cap. 2, pag. 71r.9: trasse lo scudo da collo ad uno cavalliere che combattea timidamente e copertosi con quello, cominciò a combattere acerbissimamente... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Val. Max., III, 2, 19: «timidius» e Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.): «più paurosamente».

[2] f Giustino volg., c. 1391-96 (fior.), L. XXXVIII: E che ello era entrato molto più timidamente e con più disfidenzia nelle guerre da Ponto... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.2 Con poca energia.

[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. I, cap. 10, vol. 1, pag. 40.22: Coloro, che queste cose faceano delle loro ricchezze, con grandi guadagni cambiarono e consolarono li loro leggieri danni; più allegrati di quelle cose, che avendo volentieri donate si riservarono più securamente, che contristati delle cose, che timidamente ritenendo perderono agevolmente. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.3 Con cautela, con circospezione.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 39, pag. 315.31: e vedendo il re turbato, si maravigliò, e timidamente così gli disse: - O caro signore, se licito è ch' io possa sapere la cagione della vostra turbazione, io vi priego che ella non mi si celi -.

[2] f Valerio Massimo (red. V2), c. 1346 (tosc.), L. III, cap. 2 strani, pag. 74v.2: Che fai tu? Niente è che tu per riguardarmi usi timidamente il coltello. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Val. Max., III, 2.ext., 2: «timidius» e Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.): «timorosamente».

[3] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. II, pag. 507.7: Adonca confídate timidamente a la fallace figura, qualunca tu e', e abi alguna cosa più del corpo. || Cfr. Ov., Ars am., II, 143: «fallaci timide confide figurae».