INTRÌNSECO agg./s.m.

0.1 intrinscece, intrinsceci, intrinseca, intrinsece, intrinsecha, intrinseche, intrinsechi, intrinseci, intrinseco, intrinsica, intrinsicha, intrinsiche, intrinsichi, intrinsici, intrinsico, 'ntrinseco, 'ntrinsicha; f: entrisece. cfr. (0.6 N) intrinseces.

0.2 Lat. intrinsecus con passaggio da avv. a agg. dal 750 d.C. circa (DELI 2 s.v. intrinseco).

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)> (congettura): 1; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 2.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: f Bagni di Pozzuoli, c. 1340 (napol.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. all'intrinseco 2.1.1.

0.6 N Att. anche come francesismo d'inerzia nel Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 14, par. 2, pag. 77.1: «due abiti e qualità intrinseces*».

0.7 1 Che procede o agisce dall'interno, in partic. dall'intima essenza di un'entità (e non da una causa esterna). 1.1 [Filos.] Che attiene all'essenza di un'entità. 2 Che si riferisce o appartiene all'interiorità dell'animo. 2.1 Sost. La parte più interna di sé. 2.2 [Di un sentimento:] profondamente radicato. 3 Che si trova nella parte più interna (gen. di un luogo). 3.1 Che appartiene o si riferisce all'anatomia interna di un corpo. 3.2 [Rif. al Primo Mobile]. 4 Legato da un rapporto di intimità o familiarità. 5 Interno a una comunità. 5.1 Sost. 6 Che riguarda o coglie il significato più profondo o il grado più elevato della verità. 6.1 Sost. Il significato ultimo di una rappresentazione (con opp. a quello referenziale). 6.2 Sost. Vero motivo per cui un evento si verifica.

0.8 Diego Dotto 16.06.2016.

1 Che procede o agisce dall'interno, in partic. dall'intima essenza di un'entità (e non da una causa esterna).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 8, pag. 15.15: La seconda ragione si è, che onore è bene fuore dell'uomo, e non intrinseco, ma la beatitudine è dentro nell'uomo, dunque in avere onore non è la beatitudine. || Congettura ed., i ms. leggono essendo. La proposta è respinta in Papi, Livro del governamento, vol. I, pp. 258-61, in cui si preferisce ipotizzare una lacuna d'archetipo o un passaggio lasciato irrisolto dal traduttore.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), Prologo, pag. 5.17: ho redutto di gramatica in volgare, a utolitade de' volgari che sanza lettera hanno intrinseco abito virtuoso.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 47, pag. 29.7: Il che avviene o perché da alcuna seccheza intrinsica è sì rasciutta la via del polmone, dal quale la prolazione si muove, che le parole non ne possono uscire sonore e chiare...

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 106, pag. 112.26: E çoa a le ulceratiom de la bocha che ven per caxom intrinsecha.

1.1 [Filos.] Che attiene all'essenza di un'entità.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 19, par. 2, pag. 115.31: Ché perciò che lla dicie buona disposizione, è nnotata e tocchata la quidità e essenzia di quella gienerale e intrinsicha.

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 3, vol. 2, pag. 154.31: Et cussì, comu unu accidenti pò durari per virtuti intrinseca et extrinseca, cussì una forma substanciali poti durari per virtuti propria et per virtuti divina.

1.1.1 [Come attributo di Dio].

[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XV, cap. 22, vol. 6, pag. 90.18: Però che così la bellezza del corpo, che è fatta da Dio, ma temporale, carnale, e minimo bene, amasi male, abbandonato Iddio eterno, intrinseco, e sempiterno bene... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2 Che si riferisce o appartiene all'interiorità dell'animo.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 9, 13-27, pag. 155, col. 2.0: sí che l'anima è libera dalle intrinseche passioni e tutta desposta de fora a recevere...

[2] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 60.123, pag. 106: e se tu seguirai il mio consiglio, / avendo fisse in cuor le mie parole, / e guarderai ne l'intrinsico speglio...

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 85.20: Qui vuole l'Autore mostrare due cose: l'una, chente vuole essere il suggetto d'amore dentro intrinseco; l'altra, chente vuole essere estrinseco, cioè di fuori...

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 17, pag. 290.10: E cossì scrive Beda quod «serpens qui decepit Evam, habebat fatiem muliebrem et reliquum serpentis». Tanto benigno etc., cioè quanto a l'extrinsico par dolce e mansueto, tanto più è intrinsico tuto 'l contrario. || Non escludibile un'interpretazione con valore avv.

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (ii), par. 65, pag. 511.9: E perciò gli eretici sono, ne' lor intrinseci sentimenti molto più sozi e più orribili che sepolcri aperti...

[6] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. III, cap. 13, pag. 195.19: ma poi che io non ti posso dar gli occhi de fuora, io te darrò gli occhi intrinsechi, cioè che saperai profetare tutte le cose che sono da venire". || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[7] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 27, 67-84, pag. 700.14: e però la penitenzia è intrinseca et estrinseca; la intrinseca, che è nel cuore, è in abito e sempre dee durare; la estrinseca è in atto e non dura sempre.

[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 29, pag. 241.37: e gittando diviersi sospiri resposse a lloro sagazemente puro occultando lo pensamiento intrinseco che avea in core...

[9] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 9, pag. 66.28: co' la melodia de la lingua adorare, con segni d'umilità intrinsichi e di fuora grorificare...

2.1 Sost. La parte più interna di sé.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (ii), par. 27, pag. 133.28: Beatrice [[...]] s'intende, alla salute del pregante si dispose; il che dallo intrinseco della divina mente procedette.

[2] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 130, pag. 283.27: O dimonio incarnato [[...]] loditi e vantiti di quello che tu debbi venire a grande confusione e vergognarti dinanzi a me, che veggo lo intrinsico del cuore tuo...

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 28, 22-33, pag. 673.18: e scorrendo quelli per tali animi, stanno li animi modesti sensa manifestare lo suo intrinseco...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 218, pag. 567.34: La donna, come quella che non seppe occultare lo intrinseco della sua passione...

2.1.1 Locuz. avv. All'intrinseco: all'interno (in senso morale).

[1] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Mt 7, vol. 9, pag. 42.16: [15] Guardatevi da' falsi profeti, i quali a voi vengono ne' vestimenti di pecore, ma all' intrinseco sono lupi rapaci. || Cfr. Mt., 7.15: «intrinsecus».

2.2 [Di un sentimento:] profondamente radicato.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 11, pag. 117.7: e per quello venerabile e intrinseco amore che tu portasti ad Adone, mitiga li miei mali.

[2] f Giustino volg., c. 1391-96 (fior.), L. XI: accendendo i Greci colla ricordazione delle antiche guerre e lo intrinseco odio incontro a quelli di Persia... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

3 Che si trova nella parte più interna (gen. di un luogo).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 7, proemio, pag. 87.24: satisfàe Virgilio alla detta domanda, ed inchiude dell' avere principio dello intrinseco Purgator[i]o...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 85, pag. 158.28: le parti intrinseche e cavernose della terra talvolta tremare per la revoluzione dell'aere...

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 288, pag. 311.28: E quando la se ben cota, buta via la parte extrinsecha e retim la intrinsecha.

[4] f Giustino volg., c. 1391-96 (fior.), L. XI: Ma Dario [[...]] pensava [[...]] non tenere i nemici fuori di suoi confini, ma lasciarli passare nella intrinseca parte del regno e con più gloria cacciare la guerra ricevendola. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 1, pag. 52.30: da lo quale [[Oceano]] recipe lengua e discurso chisto nostro mare pizolo, chi èy a nnuy subiecto e clamasse lo mare Mediterraneo per diverse parte intrinseche de lo mundo.

3.1 Che appartiene o si riferisce all'anatomia interna di un corpo.

[1] f Bagni di Pozzuoli, c. 1340 (napol.), XVI De Arcu, 278, pag. 51: Ancor le membre intrinsece sanar te ç'averrai, / excepto lo splenitico.. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. III, [cap. 13], pag. 68v.6: Alcuni [...] el iumento in la parte contraria; altri scrisseno nelle parte entrisece dele vaccine. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Fr., Str., III, 13, 3: «interiora vaginarum».

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 88, pag. 94.20: E fortifica el stomego, e sì è bon a le ulceratiom dei membri intrinsceci.

[4] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 2, cap. 14], pag. 263.8: Ancora, si fa in luoghi nervosi intrinseci et pieni d'artarie; l'altra è in luoghi no(n) nervosi et carnacciosi.

- [In contesto fig.].

[5] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 141-50, pag. 62.18: per lo nuovo fuoco, che, come prima le parti superficiali andò leccando, così poi nelle intrinseche trapassato più vivo divenne...

3.2 [Rif. al Primo Mobile].

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 23, 112-126, pag. 524, col. 2.7: Avea sopra, çoè l'ultima circunferençia intrinseca era ancora tanto distante da quello logo dove illi erano, che l'A. non lo decernea.

[2] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 516.15: 115. Avea sovra di noi ec. Cioè l'ultima circunferenza e intrinseca, cioè dentro - Tanto distante, tanto di lungi, che l'Autore non la scorgea.

4 Legato da un rapporto di intimità o familiarità.

[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 53, pag. 161.5: Carissime suoro in Cristo e a noi intrinsiche sorelle e figliuole in Cristo crucifisso, preghianvi che preghiate tutte per noi.

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 97.26: e trova Pollione, el quale era molto intrinsico a Iulio Cesare [e] de Octaviano...

- Fig.

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 4, pag. 151.8: Questo se intende che D. fu familiare de questi poeti asai, ma de V. fu intrinsico.

5 Interno a una comunità.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 6, cap. 41, pag. 168.1: E la intrinseca discordia non gli lascierà ragunare in uno, nè ciascuno per sè ne potrà contrastare. || Cfr. Liv., XXVI, 41, 22: «discordia intestina».

[2] Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), Prosa, pag. 25.25: Oltre a ciò pensi Asia che niuna miseria, o di guerra di fuori o di loro intrinseche discordie, sarebbe loro mancata... || Cfr. Cic., Q. fr., I, 34: «domesticarum discordiarum».

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 31, pag. 265.10: no lle voglyano renovare illi per le battagly civile et intrinseche che so' plu periculose e mortale dell'altre...

5.1 Sost.

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Am 3, vol. 8, pag. 192.21: Fatelo udire nelle case d' Azoto, e nelle case della terra d' Egitto, e dite: radunatevi sopra li monti di Samaria e guardate, e vedete le false brutture molte nel mezzo di lui, e quelli che patiscono calunnia nello intrinseco loro. || Cfr. Am., 3.9: «calumniam patientes in penetrabilibus eius».

6 Che riguarda o coglie il significato più profondo o il grado più elevato della verità.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 531.16: E l' Autore in una sua canzone dice: Io sento sì d' Amore la possanza ec.; ma più midolluta ed intrinseca sposizione sì può dire: che ora li dà virtù lo primo desiderio, che ebbe di teologia nella sua giovanezza, sì che rinsanguina quella fedita.

[2] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 159.5: Dico adunque primieramente che, cercando in assai parti lo intrinseco senso della Comedia...

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 12, pag. 48.2: e questo vi darà lume di verità per conosciare e sentire le ismisurate cose di Jesù Cristo, e delle sue altissime e intrinseche cose.

6.1 Sost. Il significato ultimo di una rappresentazione (con opp. a quello referenziale).

[1] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 118.21: e spesse fiate con sottilissima meditazione se ne entrerà sotto la corteccia d'alcuna poetica fizione, e, con grandissimo suo piacere, quanto sia diverso lo 'ntrinseco dalla crosta riguarderà.

6.2 Sost. Vero motivo per cui un evento si verifica.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 198, pag. 504.13: Era per avventura rimaso nella chiesa uno Juccio pezzicheruolo, che adorava dinanzi a santo Giovanni Boccadoro, il quale adorando, vide ciò che Cola razolava, ma non sapea lo 'ntrinseco...