RIGENERARE v.

1 Generare di nuovo; fare rinascere.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 248, pag. 261.19: Etiandio li medexi lo uxa in le polvere che se fa per regenerare li pilli de li palpieri.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 159 rubr., pag. 294.19: De regenerare li pili.

1.1 Pron. Formarsi di nuovo.

[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. VIII, cap. 2, vol. 3, pag. 159.18: ed essi mondi credette che ora si distruggessono, ed ora si rigenerassono per tanta etade, per quanta ciascuno può durare...

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 25, 79-99, pag. 606.27: e come ella [[scil. la fiamma]] si diparte l'aire si rigenera, e così l'aire si corrompe mutandosi lo fuoco di luogo in luogo là, unqua s'accende la fiamma di nuovo...

2 [Relig.] Essere rigenerato: rinascere nella grazia di Dio (con rif. alla liberazione dal peccato).

[1] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 9, pag. 76.15: e appresso ancora secondo lo spirito, da un Padre Dio per natura generati, e per grazia da Cristo rigenerati, mediante la sua morte...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 354, pag. 258.5: non essendo rigenerato secondo il comune uso de' cristiani nel battesimo dell'acqua e dello Spirito santo...

3 Fig. Formare di nuovo; ripristinare.

[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 64, pag. 308.35: perçò ch'el è manifesto per tuti pagesi che se tuta iustixia fose p[er]duta in lo mondo per vu' serave regenerata e recrovata, façando sempre mesericordia.

3.1 Pron. Riformarsi, insorgere di nuovo.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 6, cap. 1, pag. 405.15: Ancora estimò, che per amaritudine di pena la disciplina della castità più si rigenerebbe se li sensi della fanciulla ancora teneri casticati fossero.