SBANDEGGIATO agg./s.m.

0.1 sbandeçati, sbandeggiata, sbandeggiati, sbandezato; f: sbandeçada, sbandezza'.

0.2 V. sbandeggiare.

0.3 Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.): 2.

0.4 In testi tosc.: Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.).

In testi sett.: Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Esopo ven., XIV.

0.5 Anche s.f. (sbandeggiata).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Sottoposto a bando; in esilio. 1.1 Fig. Colei che è esiliata. 1.2 Fig. Tenuto distante, lontano. 2 Sost. Chi è messo al bando.

0.8 Diego Dotto 16.06.2016.

1 Sottoposto a bando; in esilio.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2, cap. 26, pag. 176.14: Uno giovane chiamato Bertuccio de' Pulci, tornato di Francia, trovando i suoi compagni sbandeggiati fuori della terra...

[2] f Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), Ep. XII (Medea a Giasone), pag. 542.11: e per lo tuo amore io tradì' il mio padre et abandonai il mio regno e 'l paese e sostenni d'essere sbandeggiata... || DiVo; l'ed. inclusa nel corpus legge sbandita: cfr. Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Medea, pag. 113.34; cfr. Ov., Her., XII, 110: «Munus, in exilio quod licet esse, tuli!». È dubbia la funzione di agg. o di v.

1.1 S.f. Fig. Colei che è esiliata.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 53.71, pag. 210: E questa sbandeggiata di tua corte, / signor, non cura colpo di tuo strale... || Non escludibile un'interpretazione come agg.

1.2 Fig. Tenuto distante, lontano.

[1] f Framm. Cons. filos., XIV m. (sett.), L. IV, cap. 6 [metro], pag. 280.1: E cosie lo vixendevele amore fa eterno corso e così la descor[d]evelle guera è sbandeçada dele contrà dele stele. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Boezio, Consol. Phil., IV, VI.17-18: «sic astrigeris / Bellum discors exsulat oris».

[2] f Antonio da Ferrara (ed. Bellucci), XIV s. e t.q. (tosc.-pad.), 8.22, pag. 56: Al mondo è sbandezza' concordia e pase, / per l'universo la discordia trona... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

2 Sost. Chi è messo al bando.

[1] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 153, pag. 853: ch'i fono sei milia sbandeçati, / e altretanti fono i confinati, / che in Faença s'èno raunati...

[2] Esopo ven., XIV, cap. 60, pag. 57.36: Al bandezato apertien non dormire né stare seguro in luogo [[...]]. Per lo sbandezato se intende lo cervo...