RATTEMPERARE v.

0.1 ratempara, ratemparal, ratempera, ratemperare, ratemperasse, ratemperatevi, ratemperato, ratemperò, ratenperare, rattempera, rattèmpera, rattemperando, rattemperandosi, rattemperar, rattemperare, rattemperarlo, rattemperarono, rattemperarsi, rattemperasse, rattemperata, rattemperati, rattemperato, rattemperatosi, rattemperava, rattempererà , rattemperi, rattemperò, rattemperoe, rattemperossi, rattemprasse, rattenperar, rrattemperare, rrattenperare; a: rattemperâro.

0.2 Da attemperare.

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 2.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.).

0.7 1 Rendere meno intenso o acuto (un fenomeno fisico o una sensazione). Anche pron. 1.1 Pron. Diventare più mite (con rif. al clima). 1.2 Diminuire la velocità fino all'arresto del moto; frenare. 2 Fig. Contenere entro i giusti limiti (uno stato d'animo o un sentimento). 2.1 Pron. Estens. Evitare di fare qsa; astenersi. 3 Fig. Rendere meno rigorosa e aspra (una punizione o una condizione). 3.1 Rendere più tollerabile (una caratteristica neg.).

0.8 Diego Dotto 13.07.2016.

1 Rendere meno intenso o acuto (un fenomeno fisico o una sensazione). Anche pron.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 40.14: Io nonne m'apparecchiava di lavare qui le membra de' miei fanciulli, nè le mie affaticate; ma volea rattemperare la sete...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 500.21: e con la sua caldezza rattempera la frigiditade di Saturno.

[3] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), cap. 19, pag. 34.15: Ed elli per ciò di tanto calore parea acceso, che lla faccia sua non solamente era bagnata, ma etiamdio le sue vestimenta erano tutte molli per lo sudore [[...]]. Ma poscia che Santa Elisabet ebbe compiuta l' oratione, quel giovane si ratemperò...

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 27, pag. 477.31: e queste non sogliono essere velenose serpi, per ciò che la freddeza dell'acqua ratempera lo impeto e il riscaldamento della serpe...

1.1 Pron. Diventare più mite (con rif. al clima).

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 364.11: L' autunno dà frutti, la state èe bella colle biade, la primavera dà fiori, il verno col fuoco si ratempara.

1.2 Diminuire la velocità fino all'arresto del moto; frenare.

[1] f De amicitia volg. (red. A), a. 1330 (tosc.), pag. 152.2: e come si rattemperano i cavalli nel rattenere del correre, così si vuole andare rattegnendo l' amistà insino che in alcuna parte siano provati i costumi delli amici. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IV [Phars., IV, 237-291], pag. 63.12: Così si raffreddâro, quelli minaccevoli nel corso rattemperâro i passi vietata la battallia... || Cfr. Luc., Phars., IV, 281: «vetito passus languescere bello».

2 Fig. Contenere entro i giusti limiti (uno stato d'animo o un sentimento).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 13, pag. 43.25: Unde dovemo sapere che è forza d'animo, che rappíccola la paura, e rattèmpera l'ardimento dell'uomo nei pericoli.

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 33.72, vol. 1, pag. 223: et già mai altro teco amar non cura, / per non cessar l'amor da te nïente / et non ratemparal dal tuo calore.

[3] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 31.1: Quando il loro fratello vide che non poteva ratenperare il dolore delle sue sirocchie, nè ritenerle in casa, sì prese un coltello...

- Pron.

[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Dido, pag. 67.6: solamente infino che il mare umilii ed acquieti le sue onde, acciocchè tanto si rattemperi il mio smisurato amore...

2.1 Pron. Estens. Evitare di fare qsa; astenersi.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 305.11: Ratemperatevi, o voi che così opporresti, di spandere il peccato delle poche donne in tutte...

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 8, cap. 7, pag. 556.3: Lo cui meraviglioso discendente, più presso a la nostra etade, Cato, sì infiammoe di desiderio di dottrina, che nolli parve ingiuria, se, quando si ragunava il senato, si rattemperasse d' andarvi sì ch' elli leggesse i libri grechi.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, 7, pag. 421.24: e, se non fosse che di se medesimo dubitava, seguitando l'impeto della sua ira l'avrebbe fatto. Rattemperatosi adunque da questo...

3 Fig. Rendere meno rigorosa e aspra (una punizione o una condizione).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. IX, cap. 22, pag. 159r.7: et per un cotal modo ne dà podestà, per la qual noi possiamo ratemperare la sentença del nostro giudice al perdono de' nostri peccati... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 3, vol. 3, pag. 31.11: che con elimosine ricomperasse le sue peccata, e ratemperasse la sentenzia di Dio contra lui pronunziata».

- [Per corruttela della tradizione lat.]. || Cfr. Val. Max., IX, 5, 3: «temerando», ma alfa ha temperando.

[3] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 5, pag. 638.1: E colui medesimo non si vergognò ne la corte di richiedere in luogo di dono a' giudici Publio Scipione suo suocero, accusato per quelle leggi ch' elli avea fatte in grande rovina e cadimento de li accusati e de' nobili, rattemperando la republica con lusinghe del letto del suo matrimonio.

- Pron.

[4] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, cap. 52, vol. 1, pag. 205.10: avvegnach'egli l'avessero appellato di sì grave cosa, come di perdere la vita, tuttavolta al condannare si rattemperarono; e condannârlo in due mila assi.

3.1 Rendere più tollerabile (una caratteristica neg.).

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 299.1: Licita cosa è colli nomi rattemperare li vizii... || Cfr. Ov., Ars am., II, 657: «Nominibus mollire licet mala» e Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.): «che tu co li nomi cambiati menomi la quantitade del vizio».