VACILLAZIONE s.f.

0.1 vacillazione, vacillazioni.

0.2 Lat. vacillatio, vacillationem (DEI s.v. vacillare).

0.3 Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Mancanza di fermezza e costanza (in senso morale). [In partic.:] indecisione in una scelta o esitazione nel credere in qsa. Fig.

0.8 Diego Dotto 13.07.2016.

1 Mancanza di fermezza e costanza (in senso morale). [In partic.:] indecisione in una scelta o esitazione nel credere in qsa. Fig.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 10, 7-16, pag. 174, col. 1.4: Mostra che la penitenzia si è cosa che molto fa vacillare l'animo del peccadore sí che s' elo a le soe vacillazioni no sa usar arti...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 10, 7-16, pag. 174, col. 1.6: quasi a dire: 'tale vacillazione induxia molto lo perfetto viaço in che è lo pecchadore quando fa soa penitenzia'...

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 55, vol. 1, pag. 390.3: Adietro è narrato come quelli che reggieno San Giminiano tenino trattato col Comune di Firenze, ma non fidandosi, non si potieno per lo Comune riducere a ffermezza, e il Comune temendo che in questa vacillazione peggio non ne seguisse, del mese di febraio del detto anno vi mandò messer Paolo Vaiana di Roma, allora podestà di Firenze, con VI.c cavalieri e con gran popolo...

[4] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XI, cap. 12, vol. 4, pag. 218.2: cioè, che fruisca quello bene incommutabile che è Dio, e senza veruna molestia, e che non dubiti per veruna vacillazione sé dovere durare in quello bene in eterno, e che di ciò non sia ingannato da veruno errore. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.