PRESIDIO s.m.

0.1 presidii, presidio.

0.2 Lat. praesidium (DELI 2 s.v. presidio).

0.3 Libro fiesolano, 1290/1342 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Libro fiesolano, 1290/1342 (tosc.); f Deca quarta, a. 1346 (fior.); Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.).

0.7 1 Azione di difesa da un danno o un pericolo. [In contesti milit.:] vigilanza e difesa armate di un luogo. 1.1 Fig. Tutela (di un bene morale). 1.2 Fig. Fermo sostegno prestato a una causa. 2 Nell'antica Roma, guarnigione di soldati distaccata rispetto al reparto cui appartiene. 2.1 Luogo fortificato in cui è stanziato un distaccamento di soldati.

0.8 Diego Dotto 13.07.2016.

1 Azione di difesa da un danno o un pericolo. [In contesti milit.:] vigilanza e difesa armate di un luogo.

[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [I.11], vol. 5, pag. 32.2: od egli scrivesse a L. Furio pretore, che, come a lui le legioni fossero venute, d'Etruria, mandati in luogo di coloro, cioè di queste dette legioni, quelli cinquemila uomini di compagni romani acciò ch'essi in questo mezzo tempo fossero in presidio d'Etruria, egli andasse a liberare della ossidione la predetta colonia, cioè Cremona. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 5, cap. 30, pag. 66.13: nè in alcuno fu meno di presidio o di pertinacia a star fermo, che a' fuggitivi...

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 19, pag. 646.26: nessuna altra università o singulare persona a cotali rebelli [[...]] daga o preste alcuno adiuctorio, presidio o favore...

1.1 Fig. Tutela (di un bene morale).

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 5, cap. 31, pag. 67.24: Avuta fu cura della sepoltura, e che i suoi propinqui inquisiti avuti fossero in onore e in presidio il nome e la memoria sua fece. || Cfr. Liv., XXV, 31, 10: «honori praesidioque nomen ac memoriam eius fuisse».

1.2 Fig. Fermo sostegno prestato a una causa.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 5, cap. 3, pag. 14.4: di che il popolo gridava, e per avventura Casca nel corno de' tribunali sedeva prima, al quale insiememente e paura e vergogna l' animo rivolgeva. Conciò fosse cosa che in ciò poco di presidio fosse, i pubblicani per turbare il concilio per lo vacuo in luogo commosso contro a' tribuni trapassarono, insieme gridando e quistionando, col popolo e co' tribuni. || Cfr. Liv., XXV, 3, 18: «cum in eo parum praesidii esset».

2 Nell'antica Roma, guarnigione di soldati distaccata rispetto al reparto cui appartiene.

[1] Libro fiesolano, 1290/1342 (tosc.), pag. 46.25: Teverino ingenerò Agrippa e Agrippa ingenerò Aremo. Questo puose presidio di quelle d'Albana tra' monte ov'è ora Roma.

[2] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [I.8], vol. 5, pag. 28.17: fu comandato che il consolo desse cinque mila compagni del nome latino, coi quali presidii l'uno Gallia, e l'altro i Bruzii in provincia tenesse. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 5, cap. 8, pag. 23.6: nè alcun tributo dovere a' Cartaginesi pagare, nè alcun presidio ricevere, non volendo...

2.1 Luogo fortificato in cui è stanziato un distaccamento di soldati.

[1] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. II cap. 29, vol. 2, pag. 71.8: Coloro li quali eran posti a guardare il passo del salto, dove nella sommità de' monti e sopra di sé alcuni fuochi viddero, estimando sé essere ingannati, del presidio si partirono... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 5, cap. 8, pag. 23.24: A' Romani, li quali erano nel presidio di Taranto, era rimasa d' esser sospetta la sua pigra dimoranza.