0.1 f: nauta.
0.2 Lat. nauta (DELI 2 s.v. nauta).
0.3 f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.6 N Traduce Giovanni del Virgilio: «Sub mari erat quoddam templum non multum cavum in quo collitur ut ferunt naute Nereus et filia (sic) ipsius dee marine» (Ardissino), per cui va ipotizzata una corruttela nel modello lat. o un fraintendimento da parte del volgarizzatore.
0.7 1 [Da corruttela o fraintendimento del testo lat.].
0.8 Diego Dotto 27.10.2016.
1 [Da corruttela o fraintendimento del testo lat.]. || Cfr. 0.6 N.
[1] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. XI, cap. 20, pag. 525.10: Sotto el mare era uno tempio non molto ornato, dove se solea celebrare la festa dello nauta e delle Nereide, sue figliuole, dee marine... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.