RINOMO s.m.

0.1 renome, renomo, rinnomo, rinoma, rinome, rinomo.

0.2 Fr. renom (DEI s.v. rinomo).

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.).

0.5 Anche s.f. (rinoma).

Nota rinome. || Rifatto su nome.

Locuz. e fras. di buono rinomo 1; di grande rinomo 1; di rinomo 1, 1.1; grande rinomo 1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Buona reputazione. Grande rinomo. 1.1 Locuz. agg. Di rinomo: di pregio. 2 Conoscenza comune e generale; fama.

0.8 Diego Dotto 27.10.2016.

1 Buona reputazione. Grande rinomo.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 9 rubr., pag. 17.2: Ca insegna che i re né i príncipi non debbono mettere il loro sovrano bene in avere gloria o gran rinomo di bontà.

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 90.8: E per lo renomo suo e per l' amor de lui e de li altri Romani, vennero en suo aiuto re baroni e cavalieri...

- Di buono rinomo.

[3] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 8, pag. 498.15: sì se ne die ciascuno penare per avere l'altezza del cielo che Domenedio dàne a coloro che 'l servono tanto com'ellino sono in vita, e per opere di buono renome conoscono lo suo nome.

- Di grande rinomo.

[4] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 76.11: Or odi ch' io ti comando: tu te n' andarai in Gerusalem, e cerca tanto, che trovarai uno romito che à nome Buonifazio, uomo di grande rinome...

- Di rinomo.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 5, cap. 14, vol. 1, pag. 183.10: Oltrarno nonn avea in quegli tempi gente di lignaggio né di rinnomo, però che, come avemo detto addietro, e' nonn era della città antica, ma borghi abitati di vili e minute genti.

1.1 Locuz. agg. Di rinomo: di pregio.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 265.30: Nonnarie di dame che ànno lane di rinome in Inghilterra.

2 Conoscenza comune e generale; fama.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 9, cap. 29, vol. 2, pag. 334.5: La censura d'Appio Claudio e di C. Plauzio fu nobile e di grande fama in quello anno, ma di maggiore rinome fu il nome d'Appio [appresso i posteri... || Cfr. Liv., IX, 29, 6: «memoriae tamen felicioris ad posteros nomen Appi».

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 81, vol. 1, pag. 385.20: e tutti i baroni d'intorno propuosono e furono in concordia, per lo migliore di parte ghibellina, di disfare al tutto la città di Firenze, e di recarla a borgora, acciò che mai di suo stato non fosse rinnomo, fama, né podere.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 17, vol. 2, pag. 610.2: ad etterna rinoma del Comune di Firenze, e infamia de' Pisani, feciono correre u· ricco palio di velluto in grana foderato di vaio...