RASSOMIGLIARE v.

0.1 arsemegliata, arsemeglio, arsemiglia, arsomeglia, rasomiglia, rasomigliavano, rasomilgliavano, rasomilliano, rassomigli, rassomiglia, rassomigliandosi, rassomigliano, rassomigliare, rassomigliate; f: rasomigliato.

0.2 Da somigliare.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.7 1 Avere caratteristiche simili a qno o qsa. (anche pron.). 1.1 Richiamare alla mente; ricordare per caratteristiche simili (qno o qsa). 2 Farsi simile; adeguare ad un modello il proprio comportamento e modo di essere (specif. tendere per approssimazione alla perfezione divina). Anche pron. 3 Paragonare a qsa.

0.8 Irene Falini 28.06.2017.

1 Avere caratteristiche simili a qno o qsa (anche pron.).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 3, pag. 80.18: ariete è segno de Mars occiditore, che li suoi animali che se rasomilliano a lui fóssaro per tosorare e per devorare e per occìdare.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 9.20, pag. 29: «Testo a l'amo s'arsemiglia, - che de fore ha lo dolzore, / e lo pesce, poi che 'l piglia, - sentene poco sapore; / dentro trova un amarore, - che gli è molto entossecato».

[3] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 47, vol. 1, pag. 83.14: Torna addietro alla schiatta degli antichi tuoi, però che tu rassomigli meglio al tuo fratello, che il tuo padre».

1.1 Richiamare alla mente; ricordare per caratteristiche simili (qno o qsa).

[1] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 12.6, pag. 56: donna fina, [[...]] la stella ch'apare la matina / mi rasomiglia lo vostro clarore; / com' più vi sguardo, più mi [si] rafina / lo vostro dritto natural colore.

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 14, vol. 2, pag. 169.33: io non potei disdire alla moltitudine, la quale grande parte rassomiglia li suoi capi...

2 Farsi simile; adeguare ad un modello il proprio comportamento e modo di essere (specif. tendere per approssimazione alla perfezione divina). Anche pron.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 1, pag. 129.27: quellino che sono in contemplazione [[...]] sono quasi come divini, rassomigliandosi a Dio.

[2] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. XIV, ep. 84, pag. 49, col. 1.33: se tu vorrai rassomigliare della vita d'alcuno buono huomo la rimembranza del quale fia fitta nella tua memoria per la sua bontà, io voglio che tu llo rasomigli sì come figliuolo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 36, pag. 52.14: poi che l'anima è imbrattata in queste miserie corporali, ha grande fatica di potersi rassomigliare al suo Creatore.

3 Paragonare a qsa.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 69.39, pag. 287: Puoi guardai l'arbor vermeglio, - c'a speranza l'arsemeglio...

[2] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. I, allegoria H, pag. 125.29: amore, quando è perfetto e senza vizio, è rasomigliato all'oro, per lo più puro metallo che sia... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.