PELLICCIA s.f.

0.1 peliçe, peliza, pelize, pellicce, pelliccia, pelliccie, pellici, pilliccia.

0.2 Lat. tardo pellicia (DELI 2 s.v. pelliccia).

0.3 Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., Addizioni p. 1303; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Stat. lucch., XIV pm.; Diatessaron, a. 1373 (fior.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Stat. venez., c. 1334; Doc. padov., c. 1380.

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).

0.6 N Att. come sost. in un doc. lat. di Pisa del 1174 («iudico [...] pelliciam meam»), e come antrop. già in una carta di Siena del 1073: cfr. GDT, p. 475, per ess. in doc. tosc. fin dal 1073.

0.7 1 La pelle di un animale morto, lavorata o non lavorata, che conserva annesso il pelo dell'animale. 1.1 Materiale per indumenti o accessori ricavato dalla conciatura di pelli di animali che conservano annesso il pelo. 2 Indumento ricavato cucendo pelli di animali conciate in modo da conservare il pelo.

0.8 Maria Sole Costanzo 14.07.2017.

1 Pelle di un animale morto, lavorata o non lavorata, che conserva annesso il pelo dell'animale.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 206, pag. 36, col. 1: Ora a lor fa vestimente / De peliçe veraxemente.

[2] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 64.21: Pellicce, vai non conci, libra J, soldi X, soma.

[3] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 4, pag. 14.25: et le bertule, ne le quali portava li libri de predicare et de dire lo officio, erano de pellici.

[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 18, 85-96, pag. 428.33: facendo li loro sacrifici di notte, e con naccari, tamburi et altri istrumenti, e con aste in mano e vestiti di pellicce.

- [In partic.:] parte del dorso dell'animale.

[5] Ingiurie lucch., 1330-84, 246 [1372], pag. 70.4: Tu rubbi lo co(mun)e di Luccha, metti le pelliccie e lle pance del vaio sença pagare alcuna gabella.

1.1 Materiale per indumenti o accessori ricavato dalla conciatura di pelli di animali che conservano annesso il pelo.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 32, pag. 207.13: Ma nol cognobbe: et però Dio li diede vestimenta di pelliccia.

[2] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 4, pag. 376.7: E così Giovanni Batista, ed Elia si scrive, che avevano coreggia di pelliccia intorno alli lombi.

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 227, par. 2, vol. 2, pag. 301.26: E nullo alcune carne d'alcuna pilliccia overo altra cosa degga coprire.

[4] x Doc. fior., XIV sm. (2), pag. 32: Stame provenzale o di Maiolica legato o simile stame o 3 legaccioli o mazzi levati di lana tonduta o pelliccia la soma lb 3.

[5] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Mt 3, vol. 9, pag. 21.15: [4] E lui, Ioanne, aveva il vestimento di pelle di cammello, e intorno alli suoi fianchi avea uno cintolo di pelliccia.

2 Indumento ottenuto cucendo pelli di animali conciate in modo da conservarne il pelo.

[1] Stat. venez., c. 1334, cap. 70, pag. 390.6: çaschun de le dicte arte licitamente possa metter maneghe de agneline a le peliçe de volpe, capelline de agneline a li capuci de veri, et maneghoti de agneline a li varnaçoni de pelle salvadeghe.

[2] Stat. lucch., XIV pm., pag. 77.13: Ciascuno infermo abbia buona pelliccia per vestirsi per andare ad luogo comune secondo che la natura richiede, et abbi capelline di lana.

[3] Doc. padov., c. 1380, pag. 74.35: it(em) IJ pelize, J.a vecla, J nuva ll. XXV.

[4] San Brendano ven., XIV, pag. 260.21: E da ch'eli fo fuora, elo li vestì e de'-li indoso una peliza bela nuova a ziascun.

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 108, S. Domenico, vol. 2, pag. 911.7: La mattina vegnente san Domenico ne venne a lui [[…]]e prese l'abito che la Vergine gli avea mostrato, ché i frati usavano prima pellicce disopra.