0.1 inchontenta, inchontento, incontempto.
0.2 Da contento 6.
0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.); Lett. volt., 1348-53.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.8 Sara Ravani 10.10.2017.
1 Tenuto in spregio, disprezzato.
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 18, pag. 191.2: Terzo, è grave questo vizio per lo inchontento del sermone overo della chosa che si parla, che s'ella è buona la facie diventare inchontenta, vile e schifata dalli uditori.
1.1 Sost. Lo stesso che disprezzo.
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 18, pag. 190.3: Detto del gridare e garrire seghuita del moltoloquio overo molto parlare, lo quale è grave vizio per tre ragioni: primo, è grave questo vizio per la offesa del chreatore, sechondo, per lo tedio dello uditore, terzo, per lo inchontento del sermone.
[2] Lett. volt., 1348-53, pag. 190.37: E bene che paia malagievole da vedere che ' rei possano indebitamente opprimere li buoni, pensate che Dio quelli cotali non sostiene troppo, sì che sperate a tanta iniquità, superbia e incontempto dela sua divinità che per altre se aopera tucto dì...