TASO s.m.

0.1 taso.

0.2 Etimo incerto: fr. ant. tas (Nocentini s.v. taso)?

0.3 Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.).

N Att. nel corpus solo fior.

0.7 1 Sostanza che si deposita nella feccia delle botti (usata anche per scopi medicamentosi). 2 Signif. non accertato.

0.8 Rossella Mosti 22.08.2017.

1 Sostanza che si deposita nella feccia delle botti (usata anche per scopi medicamentosi).

[1] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 39.12: Se vòli fare polvere da purghare, tolgli seme di turbiti e taso di bote di vino maturo biancho, e giengievo e cienamo e chubebe...

[2] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 40.3: e questa è la medicina di questa malatia: sugho di cienerongnia e aqua di taso e sapone molle e chalcina viva.

[3] Gl F Libro della cocina, XIV (tosc.): A fare agresto. Togli del taso, cioè groma di vino bianco: pestalo bene, fallo cocere con vino o acqua, e sirà agresto. || Faccioli, Arte della cucina, vol. I, p. 57.

2 Signif. non accertato.

[1] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 27.7, pag. 105: Così quel vostro parnasico monte / Si degna d'abbassar giù nell'occaso, / A balsamo chieder là dove 'l taso / Porta acqua al fiume che voga Caronte.

[u.r. 08.03.2021]