0.1 entrisa, intrisa, intriso, 'ntriso.
0.2 Lat. volg. intrisus (Nocentini s.v. intridere).
0.3 Off. Flagell. S. M. di Pom., a. 1329 (tosc. occ.): 2.
0.4 In testi tosc.: Off. Flagell. S. M. di Pom., a. 1329 (tosc. occ.); Ricette di cucina, XIV m. (fior.); Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).
In testi mediani e merid.: Doc. perug., 1322-38.
0.6 N Doc. cit. tutti i testi.
0.7 1 Impregnato di un liquido in modo da creare un amalgama; imbevuto. 1.1 Estens. Mescolato in un tutt'uno. 2 Ricoperto (di sporco), imbrattato. 3 Sost. Poltiglia di farina (o sim.) e di acqua, impasto (anche in contesto fig.).
0.8 Cosimo Burgassi 16.09.2016.
1 Impregnato di un liquido in modo da creare un amalgama; imbevuto.
[1] Doc. perug., 1322-38, pag. 139.11: E de dare, quali gle presta(m)mo p(er) vij mine e meça de calcina entrisa, a dì viij de genaio, s. x.
[2] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 5, pag. 94.14: e 'l muro del castello fecie fare a pietre e a terra entrisa, oggie apellato creto.
[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 20, col. 2.8: et poni insulla fronte e tempie carta banbagina forata a minuto e ispargivi suso biaccha trita e albume d'uovo intriso...
1.1 Estens. Mescolato in un tutt'uno.
[1] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 9, cap. 3, vol. 3, pag. 42.26: E dice Varrone, che a' puledri fatti di cinque mesi, si dee dar la farina dell'orzo intrisa con la crusca...
[1] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 75, pag. 143.34: Ma perché è intrisa e impastata l'una natura con l'altra, trasse a sé, la deitá eterna, la pena ch'Io sostenni con tanto fuoco d'amore.
2 Ricoperto (di sporco), imbrattato.
[1] Off. Flagell. S. M. di Pom., a. 1329 (tosc. occ.), pag. 216.7: Padre nell'orto, che gittò tantto sudore di sangue che n'era tucto invilupato e intriso.
[2] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 198.8, pag. 358: e lavare'ti 'l sanguinoso viso, / e 'l corpo tutto ch'è di sangue 'ntriso.
[3] Gl Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 8, 87.5, pag. 525.1: [imbragacciato]: intriso.
3 Sost. Poltiglia di farina (o sim.) e di acqua, impasto (anche in contesto fig.).
[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 147, pag. 338.30: egli si partì col culo nello intriso, e bene impiastrato.
[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 297.6, pag. 344: El m'è piaciuto sì questo brodetto, / perché un nuovo intriso vi si posa / di certi, che con ria mente animosa / volean mostrar<e> con lor<o> far grande effetto.