LICENZIATO agg./s.m.

0.1 licensato, licentiato, licenziati.

0.2 V. licenziare.

0.3 Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.); A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Consentito o autorizzato (da qno). 2 Espulso da un luogo. 2.1 Sost. Individuo mandato in esilio.

0.8 Marco Maggiore 07.07.2016.

1 Consentito o autorizzato (da qno).

[1] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 437.5: O scolaro e mal discepulo, che ora è questa di venire a scuola? Ve' la tenerità tua! U' mellio potea commettere le mie inposte! Com' male tue ài uçato lo licensato e sciolto libbito che 'l mio Signore ti diè!

2 Espulso da un luogo.

[1] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), cap. 25, pag. 41.14: Ancora il diavolo suole apparire alli santi uomini, se potesse trovare alcuna ragione in loro, quando passano di questa vita. Ma in Santa Elisabet nulla ragione vi trovò; perciò confuso e licentiato fuggio.

2.1 Sost. Individuo mandato in esilio?

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 58, terz. 83, vol. 3, pag. 152: Po' vennero in Firenze di presente / otto Licenziati, e quel lavoro / facean sollicitando il convenente; / e non trovando modo a' fatti loro, / con alcun Cittadino a ciò disposto / trattaro di tornar sanza dimoro.