ISTUPIDIRE v.

0.1 estupidìo, instipidìo, istipidito; f: istipiditio.

0.2 Da stupido.

0.3 Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.).

0.5 Si è distinto da stupidire per la possibile interpretazione della i(n)- come prefisso in- (così DELI 2): è tuttavia possibile, almeno in certi casi, che la i- sia una vocale prostetica. Cfr. anche astupidire.

Per l'alternanza -stup-/-stip- cfr. stupidire.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Perdere (momentaneamente) le proprie facoltà mentali, percettive o motorie, in seguito a sorpresa, meraviglia o forte emozione. 1.1 [Con rif. specif. al dato fisico:] essere colto da forte intorpidimento o da paralisi, diventare subitamente incapacitato al movimento.

0.8 Elisa Guadagnini 29.07.2015.

1 Perdere (momentaneamente) le proprie facoltà mentali, percettive o motorie, in seguito a sorpresa, meraviglia o forte emozione.

[1] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 1, pag. 3.24: Allora lo romito ebbe via più magiore paura, et instipidìo sie, che quasi cadde; e puoi, fuggendo, se n' andoe come uno pazzo.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 89, S. Alessio, vol. 2, pag. 784.14: Eufemiano udendo queste cose, conturbato per troppa paura, estupidìo e diventòe tramortito e, venutoli meno la forza, cadde in terra.

1.1 [Con rif. specif. al dato fisico:] essere colto da forte intorpidimento o da paralisi, diventare subitamente incapacitato al movimento.

[1] f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. III, cap. 8, pag. 57r.28: e subitamente istipiditio per troppo atraimento di freddeza, ratratti i nervi e ' membri del corpo... || DiVo; non att. nel corpus da altra ed. Cfr. Val. Max., III, 8, ext.6: «subito deinde ex nimio haustu frigoris obstupefactis neruis...».