OVANTE agg.

0.1 ovante.

0.2 Lat. ovans, ovantis.

0.3 f Deca quarta, a. 1346 (fior.): 1; Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Per trad. dal lat., associato a un verbo di movimento:] che gode dell'ovazione (con rif. ad un'onorificenza della Roma antica, simile ma inferiore al trionfo).

0.8 Elisa Guadagnini 18.11.2015.

1 [Per trad. dal lat., associato a un verbo di movimento:] che gode dell'ovazione (con rif. ad un'onorificenza della Roma antica, simile ma inferiore al trionfo).

[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IV.10], vol. 5, pag. 253.7: Adunque due mesi avanti entrò Elvio ovante nella città, che il successore suo Minucio trionfasse. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv., XXXIV, 10, 6: «...Helvius ovans urbem est ingressus...».

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 6, cap. 21, pag. 129.17: Allora la plebe d' autorità del senato rapportò al popolo, che a M. Marcello quel dì ch' egli entrasse ovante nella città fosse lo imperio. || Cfr. Liv., XXVI, 21, 5: «...ut M. Marcello quo die urbem ouans iniret...».