0.1 ovazione.
0.2 Lat. ovatio, ovationem (DELI 2 s.v. ovazione).
0.3 Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Con rif. ad un'onorificenza della Roma antica, simile ma inferiore al trionfo:] riconoscimento pubblico (che si conferisce a un capo militare che si è distinto in qualche azione) che consiste in un ingresso vittorioso, compiuto a piedi o a cavallo, fra la folla acclamante.
0.8 Elisa Guadagnini 18.11.2015.
1 [Con rif. ad un'onorificenza della Roma antica, simile ma inferiore al trionfo:] riconoscimento pubblico (che si conferisce a un capo militare che si è distinto in qualche azione) che consiste in un ingresso vittorioso, compiuto a piedi o a cavallo, fra la folla acclamante.
[1] Gl Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 3, cap. 10, vol. 1, pag. 256.22: All'altro consolo fu conceduto un altro onore, minor di trionfo, il quale è chiamato ovazione, e così entrò nella città senza i suoi cavalieri.
[2] Gl f Gloss. degli uffici romani (red. Vienna), a. 1337 (fior.), pag. 33.23: Ovazione si chiamava quella alegreza la quale se faceva a quelli che valentemente combatendo con gran vittoria tornavano. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[3] Gl f Gloss. degli uffici romani (red. Marc.), XIV pm. (tosc.), pag. 28.19: Ovazione si chiamava quella alegreza la quale si faceva a quei che valentemente combatevano e de' nemici non aveno vitoria. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[4] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 6, 82-96, pag. 204.18: Per la qual cosa tornato a Roma, fu onorato coi triunfali ornamenti, et ebbe l'ovazione che è secondo lo triunfo...