SALTATORE (2) s.m.

0.1 saltatori; f: saltatore.

0.2 Lat. saltator.

0.3 f Brunetto Latini, Pro rege Deiotaro, a. 1294 (fior.): 2; Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.): 2 [5].

0.4 In testi tosc.: f Brunetto Latini, Pro rege Deiotaro, a. 1294 (fior.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Chi si dedica per professione ad attività teatrali quali la danza o il mimo.

0.8 Elisa Guadagnini 07.10.2015.

1 Chi si dedica per professione ad attività teatrali quali la danza o il mimo. || Spesso per trad. del lat. saltator.

[1] f Brunetto Latini, Pro rege Deiotaro, a. 1294 (fior.), pag. 72.27: Ed avegna che da llui ti fossi partito e lui fuggito come saltatore, non come da uomo da cui si dovrebbe e potrebbe adomandare e prendere assemplo d'onestade e di castitade... || Cfr. Cic., Deiot., 28: «Quod si saltatorem avum habuisses...».

[2] f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa f [I.7.4], pag. 17r.9: a Roma si faceano giuochi e massimamente circesi [[...]] L'usanza di questo giuoco era questa: che imprima che la moltitudine vi si ragunasse, v'entrava uno che ben saltava, e questi era chiamato «antisaltatore». [[...]] ma io non so se inanzi che 'l giuoco si cominciasse, venia cotale saltatore...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 80, pag. 427.24: faranno venire i trombatori, i saltatori, i cantatori, i trastullatori...

[4] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. II, cap. 4, vol. 1, pag. 127.17: Alcuna volta venivamo noi giovani alli spettacoli ed alle frasche delli loro sacrilegii, vedevamo li saltatori, udivamo li sonatori, dilettavamci delli giuochi disonestissimi che erano fatti alli iddii ed alle dee... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

- [Per glossa del lat. Satyrus]. || Att. solo in Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

[5] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 111.5: E cutale te, o Baccho, gridando li saltatori «hebeé», Gnosis, lassata, sostenne li tuoi incorsi. || Cfr. Ov., Ars am., III, 157: «...Satyris clamantibus euhoe...».

[6] Gl f Chiose interl. a Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), pag. 70.1: Satiri [interl. saltatori] || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.