STUPEFATTO agg.

0.1 estupefacti, istupefatti, istupefatto, strupefatto, stupefacti, stupefacto, stupefactu, stupefaite, stupefati, stupefato, stupefatta, stupefatte, stupefatti, stupefatto, stuppefatti.

0.2 V. stupefare.

0.3 f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.): 1; Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Dante, Commedia, a. 1321; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Vista l'assoluta prevalenza delle forme di part. e la relativa scarsa att. delle altre forme verbali, tutta la doc. delle forme di part. sono trattate sotto questa voce, sebbene alcune possano avere valore verbale.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Incapace di muoversi, di parlare o di reagire; (momentaneamente) privo delle facoltà (mentali, percettive o motorie), spec. in seguito a sorpresa o meraviglia.

0.8 Elisa Guadagnini 29.07.2015.

1 Incapace di muoversi, di parlare o di reagire; (momentaneamente) privo delle facoltà (mentali, percettive o motorie), spec. in seguito a sorpresa o meraviglia.

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. I, cap. 23, pag. 22r.10: A queste cose vedendoci estupefacti el Padre Sancto, [[...]] un'altra volta agiunse di dire... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cass., Coll., I, 23: «Ad haec obstupefactos nos intuens senex...».

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 15.33, vol. 3, pag. 242: Così quel lume: ond' io m'attesi a lui; / poscia rivolsi a la mia donna il viso, / e quinci e quindi stupefatto fui...

[3] Gl F Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. IV, cap. 5: noi vediamo ancora lo stomaco quasi stupefacto, o sança sentimento... || Piro, Almansore, p. 345.

[4] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 15, 25-36, pag. 338, col. 2.13: e' fui stupefatto, çoè abbarbagliado...

[5] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 54, pag. 60.33: e come eglino lo vidono, erano istupefatti e dieronsi gran maraviglia ond'egli era venuto...

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 35, pag. 72.23: E tandu sanctu Benedictu recuntau a killu abbate, ki stava stupefactu, kistu miraculu ki avia vidutu.

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 167.2: Allora si destaro le menti e i cuori stupefatti di quelle donne Trojane. || Cfr. Virg., Aen., V, 643: «arrectae mentes stupefactaque corda / Iliadum».

[8] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 40, pag. 822.34: Ameto, [[...]], stupefatto e quasi cieco per lo udito tuono, di paura ripieno, si trasse adietro...

[9] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 3, pag. 21.4: onde udendo gli Apostoli predicare, ragunaronsi di loro grande moltitudine, e maravigliandosi istavano stupefatti...

[10] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 5, pag. 56.11: Alessandro [[...]] vide uno Cavaliere invecchiato e stupefatto per lo freddo...

[11] Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.), II.95, pag. 343: E sendo caricato quel serpente / d'un grande incarco, parturì un ovo [[...]] e stupefatto il re Ariol domanda / che l'agurio gli dica e ciò i commanda.

[12] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 17, pag. 69.20: Unde la gente sì forte diventò stupefatta che non funne uno, che mai potesse fare parola, passando per lo mezzo di loro.

[13] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 1, vol. 2, pag. 138.9: intraru le donne a lu santu sepulcru [[...]] et viddiru unu altru iuvini sidiri da la destra di l' intrata di lu sepulcru, a lu capu di lu sepulcru, et tucti sì foru stupefacti.

[14] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 26, 79-90, pag. 697.23: E quasi stupefatto; cioè diventato stupido, e come chi si meraviglia...

[15] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 23, pag. 325.17: e nel primo ragguardamento di così sozza cosa mirabondi un poco stettero stupefatti. || Cfr. Liv., XXVIII, 23, 3: «ac primo conspectu tam foedae rei mirabundi parumper obstipuerunt...».

[16] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 187.21: Era là presente a queste cose lo vicario dello papa. Stava como leno idiota. Non sentiva, ma stupefatto de questa novitate contradisse.

[17] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 36, pag. 306.1: Unde lo popolo incontenente, pillando l'arme persequetaro Menelao, lo quale per paura de lo populo stupefacto sy nde tornao a lo suo proprio ryamo.

[18] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 15, pag. 238.17: E santìo tropo ben entrà' una multitudem, ma asbarlugae de la gram luxe e stupefaite de gram paura, non poeam guardà' nì vei' chi intrava.