STUPEFAZIONE s.f.

0.1 stupefatione, stupefazione.

0.2 Lat. tardo stupefactiostupefactionem (DELI 2 s.v. stupefare).

0.3 Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Decameron, c. 1370.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Stato di stordimento; incapacità o forte diminuzione delle proprie facoltà mentali, percettive o motorie, spec. in seguito a sorpresa o meraviglia.

0.8 Elisa Guadagnini 29.07.2015.

1 Stato di stordimento; incapacità o forte diminuzione delle proprie facoltà mentali, percettive o motorie, spec. in seguito a sorpresa o meraviglia.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 15, 25-36, pag. 338, col. 2.18: e volsime a Beatrixe [[...]] e vidila tramutata, çoè de maor spiendore; la qual mutacione simelemente fo cason de mia stupefatione.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 10, pag. 321.27: e come che rotto fosse il sonno e' sensi avessero la loro vertù recuperata, pur gli rimase nel cerebro una stupefazione la quale non solamente quella notte ma poi parecchie dì il tenne stordito...