STUPENDO agg.

0.1 stupenda, stupendissime; f: stupende.

0.2 Lat. stupendus (DELI 2 s.v. stupire).

0.3 Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Che suscita profonda meraviglia (per la sua singolarità o eccezionalità, per certi suoi aspetti o effetti inaspettati e sorprendenti).

0.8 Elisa Guadagnini 29.07.2015.

1 Che suscita profonda meraviglia (per la sua singolarità o eccezionalità, per certi suoi aspetti o effetti inaspettati e sorprendenti).

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 10, pag. 53.15: Mirabile cosa e stupenda! Incontanente che quella acqua toccò la coscia inferma, ogni rottura fu perfettamente salda...

[2] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 14, pag. 112.24: e sempre la tua mente sia indotta, e tratta a considerare le mirabili cose, anzi stupendissime di Dio.

[3] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 26, pag. 117.1: Se noi pensassimo questa dignitade e stupenda grandezza, ben ci vergogneremmo di vilificare la nostra natura...

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 7, vol. 2, pag. 89.17: O fidi admiranda, oy fidi stupenda, o fidi exaltanda...

[5] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. X, cap. 16, vol. 4, pag. 118.18: acciò che all'infermi fedeli quelli che domandano sacrificii a sé non insegnassono agevolmente falsa religione, perché mostrerebbono alli loro sensi cose stupende; or chi si diletterà d'essere sì stolto, che non elegga le cose vere che debba seguitare, dove troverà maggiori cose da maravigliare? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 10, pag. 103.29: Maraiosa cossa e stupenda! Incontenente che quella aigua tocà la coxa, inferma, ogni rotura fu perfetamenti soda...

[7] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 3, pag. 248.14: Appresso, si maravigliava molto di così stupenda e disusata visione...