0.1 stepidito, stipidita, stipiditi, stipidito, stupediti, stupedito, stupidita, stupiditi, stupidito.
0.2 V. stupidire.
0.4 In testi tosc.: f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Incapace di muoversi, di parlare o di reagire; (momentaneamente) privo delle facoltà mentali, percettive o motorie, spec. in seguito a sorpresa o meraviglia. 1.1 Sost.
0.8 Elisa Guadagnini 29.07.2015.
1 Incapace di muoversi, di parlare o di reagire; (momentaneamente) privo delle facoltà mentali, percettive o motorie, spec. in seguito a sorpresa o meraviglia.
[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. I, cap. 4, pag. 5r.15: Ala qual cosa stupiditi noi, il vecchio disse... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cass., Coll., I, 4: «Ad quod obstupescentibus nobis senex intulit...».
[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 1, par. 12, pag. 207.18: I due crudelissimi signori in Roma mandarono loro masnadieri ad uccidere Marco Antonio; li quali, benché eglino avessono già le spade sguainate e menate, stupiditi del suo parlare, sanza spargere di sangue le rimisero nelle guaine.
[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 314.9: Ed Enea, maravigliandosi, stipidito e allegro disse...
[4] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 55.26: Un'altra parte stava trista senza parlare e un'altra parte chiamava la madre; l'una grida oisé, l'altra sta stipidita; qual fugge e qual si sta... || Cfr. Ov., Ars am., I, 124: «Haec queritur, stupet haec...».
[5] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 2, pag. 20.33: Quella per lo sonno stupidita si tacette...
[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 27, S. Giovanni el., vol. 1, pag. 248.4:Giovanni elemosinario, patriarca d'Alessandria, una volta stando in orazione vidde una dolzella bellissima stare dinanzi a sé e portava in capo una grillanda d'ulivo. Questi veggendola fu tutto stupidito e domandò chi ella fosse.
[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. IX, cap. 26, pag. 161r.1: alcuna volta lo concordevole modo dela voce del frate à isvegliati gli animi delgli stupiditi a intenta pregheria... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cass., Coll., IX, 26: «Interdum canora fraternae vocis modulatio ad intentam supplicationem stupentium animos excitavit».