VIOLENTEMENTE avv.

0.1 violentamente, violenta, violentamenti, violentemente, violente mente, violentimenti, vyolentemente; f: violentissimamente.

0.2 Da violento.

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 In modo particolarmente intenso, impetuoso, brutale o aggressivo; in modo da sottoporre forzatamente qsa o qno a un'azione aggressiva (sempre con connotazione neg.). 1.1 [Con connotazione neutra:] esercitando intenzionalmente grande forza.

0.8 Elisa Guadagnini 18.11.2015.

1 In modo particolarmente intenso, impetuoso, brutale o aggressivo; in modo da sottoporre forzatamente qsa o qno a un'azione aggressiva (sempre con connotazione neg.).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 269.9: da lo tempo de Tarquinio Superbo, Iulius Cesar primo la rempiubica violentemente prese e per .v. anni per forsa abe la sinioria.

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 240.38: In l'anno del Segnor MCCLXII, Urban IV el regno de Sicilia, el qual Manfredo violente mente tegniva, a Karlo conte de Proenza, frar del re de Franza, lo donà...

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 224.9: In quanto più violentemente Amor mi fedie, in quanto più violentemente mi cosse, tanto sarò migliore vendicatore della piaga ch'egli mi fece. || Cfr. Ov., Ars am., I, 23: «Quo me fixit Amor, quo me violentius ussit, / Hoc melior facti vulneris ultor ero».

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 18, 1-9, pag. 455, col. 2.5: da qui in suso sí è punita quella colpa, malicia e bestialità, ch'è comessa violenta e sforzevolmente...

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 142.7: Nuoce il demonio a l'uomo violentemente, sì come quando elli lo percuote in corpo...

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 207.5: Eya, commu violentamenti operau la ira in lu pectu di tuttu lu populu rumanu in quillu tempu... || Cfr. Val. Max., IX, 3, 6: «Age, quam uiolenter se in pectore uniuersi populi Romani gessit eo[dem] tempore...».

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 400.19: Poi prende una forte asta violentemente, la quale stava appoggiata a una grande colonna in mezzo del palagio [[...]] e scrullandola falla tremare... || Cfr. Virg., Aen., XII, 93: «...validam vi corripit hastam...».

[8] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [II.34], vol. 5, pag. 159.18: E cominciò violentissimamente a volere contra degli Etoli parlare... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[9] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 5, cap. 21, vol. 1, pag. 202.19: e due volte con grande oste in servigio della Chiesa e in suo soccorso potentemente venne, l'una volta contro a Normandi che 'l ducato di Puglia violentemente alla Chiesa aveano tolto, e i confini di Campagna guastavano...

[10] Doc. sic., 1349-51, [1351] 4, pag. 231.9: certi homini di kista parti, la quali stannu a Kalatatrasi (et) a la Gristia, sforzanusi in omni modu di turbari la pachi a modu di nimichi, violentimenti li avinu livati li p(ri)dicti boy...

[11] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 40, pag. 669.25: S' alcuno violentemente rapisse femena maritata, vergene o vidua de bona fama o per força carnalemente la cognoscerà...

[12] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 19, pag. 542.14: mostrando in queste parole due essere i modi ne' quali per la malizia della nostra mente si fa altrui ingiuria, cioè o violentemente o fraudolentemente.

[13] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. I, pag. 479.23: Quanto più crudelmente l'amor me fiere e quanto più violentamente ello me cosse, cotanto meio io serò vendegado de la piaga fatta a mi. || Cfr. Ov., Ars am., I, 23: «Quo me fixit Amor, quo me violentius ussit...».

[14] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 20, 55-66, pag. 569.7: et ebbe una sua suore lo detto Guiglielmo chiamata Gostanza la quale fece monaca violentemente...

[15] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 15, pag. 138.16: per l'acqua venivano arbori, navi, mole, tavole, animali, case, le quale violentemente avea tratto lo furore della acqua.

[16] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 35, pag. 289.6: e videndo le mei nave carrecate e plene de tanto bene, predaro e robarolle vyolentemente, et onne cosa che trobaro dintro pillaro.

[17] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 37, pag. 74.39: Dina [[...]] stette vergine, ma quando ella uscí di Sychem, el figliuolo del re Emor violentemente la oppressò o vero la vituperò.

1.1 [Con connotazione neutra:] esercitando intenzionalmente grande forza.

[1] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 3, pag. 114: Spirito Santo che da Ciel descendi / scaldando el cor de la beata croce, / e violentemente el rapi, e prendi...

[2] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 4, cap. 10], pag. 292.23: Se la gamba dalla coscia sarà disiunta, [[...]] premesse le fomentationi et l'untioni, colla detta staffa l'osso al suo p(ro)p(r)io luogo violentamente si reduchi et leghisi senza tavola...

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 130, pag. 260.10: Et delle(n)ne la vena ch(e) descende sup(ra) la fissura de l'ung(n)a se lech(e), i(n)t(ra) l'ung(n)e et la ca(r)ne <et> scaraçase, sì cch(e) quillo humore viole(n)tem(en)te se (n)ne caççe et poi gle se dea lu foco.

- [Secondo un uso evangelico, con connotazione pos.:] esercitando con forza un det. comportamento. || Cfr. violento, violenza.

[4] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 18, pag. 271.18: E per questo modo, di questo amore infiammati e da questa viva speranza certificati, vinsero i santi martiri il cielo, violentemente, andando alle pene e alla morte con letizia... || Commenta Par. XX, 94: «Regnum celorum vïolenza pate»: v. violenza 1.4.