ESPRESSO agg./avv.

0.1 asprexa, espressa, espresse, espressi, espressissimo, espresso, expresa, expressa, expresse, expressi, expresso, expressu, exprexa, ispressa, ispresso, spressa, spressi, spresso, 'spresso; a: expresu.

0.2 Lat. expressus (DEI s.v. espresso).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.); Stat. sen., Addizioni 1298-1309; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Stat. moden., 1335; a Doc. seb., 1350/51; Doc. padov., c. 1375; Doc. ver., 1377.

In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1329; Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Sottoposto a pressione. 1.1 Che esercita una pressione. 1.2 Pressante, urgente, ineludibile? 2 Esplicitamente reso noto con parole non ambigue. 2.1 Riconosciuto ufficialmente. 3 [Con rif. a un'azione o a un comportamento:] compiuto intenzionalmente e in modo palese o insistito. 4 Caratterizzato da grande evidenza e chiarezza. 4.1 [Con rif. alla voce o all'espressione verbale:] scandito o articolato chiaramente. 5 Avv. In modo chiaro e manifesto. 5.1 In maniera ufficiale? 6 Raffigurato in forma artistica, lo stesso che effigiato.

0.8 Marco Maggiore 18.04.2016.

1 Sottoposto a pressione.

[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 39, pag. 407.19: Altri dicono se 'l mosto espresso e inchontanente spartito da' raspi si ponga in tino...

1.1 Che esercita una pressione.

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 21, pag. 590.9: Multi fiati cava lu dossu in fini a ll'ossu, e multi fiati, pir tropu grandi e spressa copressiuni di sella aveni, oi pir alcunu carricu postu supra lu dossu disconzamenti...

1.2 Pressante, urgente, ineludibile?

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 21.6, pag. 88: ma Pandaro dolessi / di Troiolo che 'l dì davanti andato / era con certi, per bisogni espressi / della lor guerra, alquanto di lontano, / benché dovea tornare a mano a mano.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 6, pag. 129.4: Nella vostra presenza, o vittoriosissimo prencipe, ci presenta espressa necessità a narrarvi cose le quali, se esser potesse suto, disiderato avremmo molto che dicendole altri, agli orecchi vostri fossero pervenute.

2 Esplicitamente reso noto con parole non ambigue. || Spesso in contrapposizione con tacito.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 148.13: Dunque è una tencione tacita intra loro, e così sono quasi tutte le lettere e canzoni d' amore in modo di tencione o tacita o espressa...

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 12, pag. 111.2: Unde, se tu addimandi se quel mangiare fu lo primo peccato, rispondo manifestamente che sì, però che fue facto contra lo comandamento. Ma li altri peccati non funno facti contra comandamenti expressi, come voi avete udito.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 404, vol. 2, pag. 404.11: Et che se averrà alcuno essere posto a li tormenti, [[...]] che allora, anzi la detta postura [[...]], debiano essere presenti due de' notari del maleficio, e' quali debiano scrivere la detta postura et lo detto di colui el quale si ponesse a li tormenti, et fare expressa mentione de la postura a li tormenti...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.60, vol. 3, pag. 398: «La Grazia che mi dà ch'io mi confessi», / comincia' io, «da l'alto primipilo, / faccia li miei concetti bene espressi».

[5] Stat. pis., 1321, cap. 69, pag. 246.15: Et iuro, sensa alcuno intendimento dato u dare, pilliato u pilliare, et sensa alcuna remissione, tacita u expressa, che infra die XV, [[...]] farò u farò fare la electione dei successori mei dei consuli de' Mercatanti...

[6] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 2, par. 3, vol. 1, pag. 17.20: E qualunche nomenerà alcuno en podestade, capetanio, giudece de la giustitia overo giudece sopre le vie contra la forma en quista agionta spressa paghe al comuno de Peroscia per nome de pena e de bando cento livre de denare.

[7] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 27, pag. 101.30: E io intendendo lo comandamento tanto forte e spresso, raugunai tutti gli miei baroni e dissi loro il convenente...

[8] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 165.19: Egli [[scil. Giovanni Batista]] sarà ripieno di Spirito Santo, stando ancora nel ventre della madre sua. Di niuno troviamo più espresso nella santa Scrittura.

[9] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 19, pag. 401.22: In questa quarta parte l'altore fa expressa menzione d'uno ispirito che truova in questo luogho a purgharsi del vizio della avarizia...

[10] Doc. padov., c. 1375, pag. 46.31: a favore dela qual division dele p(ar)te i d(i)c(t)i Polo e (Con)stantin frêgi sì dà e manda l'un a l'altro ogna soa raxon (e) action reale (e) p(ersona)le, utile (e) directa, tacita (e) exp(re)ssa le qual l'avea o aver pareva l'um i(n) la p(ar)te de l'altro...

[11] a Stat. lucch., 1376, L. I, cap. 27, pag. 56.27: Et sia tenuto et debia lo magior consolo della dicta corte et li altri consoli et lo notaio cittadino fare et curare le dicte cose pienamente observare et ad effecto deducere per expresso juramento.

- Estens.

[12] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 257.8: Fra tanto una espressa lettera e commannamento venne dallo legato che missore Arimbaldo li fussi mannato sano e salvo. Così fu fatto.

2.1 Riconosciuto ufficialmente.

[1] a Doc. seb., 1350/51, pag. 255.24: It(em) inpromito io Pasque d(e) aspetare <d(e)> ditu s(er) Ilia d(e)lu nolu, como disi d(e) suso, fin tantu que 'l ditu Ilia vindi la merkadantia, e quistu d(e) patu expresu.

[2] Doc. moden., 1353, par. 53, pag. 204.3: Anchora semo contenti e in asprexa concordia ch' etranbe dua inseme zoè l' uno all' altro sia tenuto de observare e mantignire tute le cosse scripte de sovra...

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 195.4, pag. 215: Il primo, che portò corona ispressa / di questo regno, appar che fosse Belo / con gran poder<e> di gente a lui concessa...

2.1.1 [Rif. a un permesso esplicitamente accordato da parte di un'autorità pubblica].

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 513, vol. 1, pag. 322.5: Anco, statuto et ordinato è, che neuno giudice o vero officiale forestiere si possa partire de la città et contado di Siena, et albergare fuore de la città et contado, senza expressa licentia de le due parti del consèllio de la Campana.

[2] Stat. fior., 1310/13, cap. 42, pag. 41.5: E che neuno fuori de la proposta o de la sua intentione sanza expressa licenzia o comandamento de' signori consoli dire, consigliare o aringare [presumma]...

[3] Stat. assis., 1329, cap. 4, pag. 166.21: Anchi che a niuno sia leceto exire fore del luocho della nostra devotione co' la disciplina, sença expressa lecientia del priore o del sopriore...

[4] Stat. moden., 1335, cap. 23, pag. 384.10: Ancora ordenemo che alcuno homo, de la nostra compagnia no se debia obligare in alcuna ... carta overo contracto per alcuna persona, [[...]] senza expresa licentia di li nostri ministri.

2.1.2 [Rif. a un consentimento accordato in maniera esplicita o ufficiale].

[1] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta 10, pag. 326.6: statuto et ordinato è, che nullo sottoposto debbia [[...]] tóllare o fare tóllare in logagione o vero in concessione alcuna bottiga allogata o conceduta per alcuno modo ad alcuno sottoposto, senza volontà espressa di colui che essa bottiga avesse o tenesse per lo detto modo.

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 31, pag. 270.17: Ell'è stato plaxere et expressa volontà del nostro comune per dovere a vu' manifestare lor volere, che meser G. et e' con lue devesemmo vegnire in questa terra.

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 2, pag. 695.29: el predicto judice de le appellatione [[...]] possa e debia delle questione delle appellatione cusì facte cognoscere e termenare cum devuto fine, salvo se 'l zudese delle dicte appellatione alle parte o a una d'esse no fosse suspecto, o lo Rectore, de expressa voluntà de le parte, la questione commettesse ad altri.

3 [Con rif. a un'azione o a un comportamento:] compiuto intenzionalmente e in modo palese o insistito.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 33, cap. 2, par. 1, pag. 481.17: Non solamente la ingiustizia espressa, ma eziandio la molto stretta giustizia, che non ha misericordia, è ingiustizia.

[2] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 37.18, pag. 162: Ovidio, Tulio, Amulcar si vedieno / ed altri molti, i quali io con espresso / riguardo non mirai, perchè già pieno / di tal materia aveva lo 'ntelletto...

[3] Stat. sen., 1341/48, cap. 29, pag. 154.12: Et se alcuno cacciato o ischiuso di noi volesse ritornare, procurisi, se fu cacciato per disonesta vita o per ispressa disubidientia, tal fratello non si possa ricordare se prima non sta uno anno fuore de la compagnia...

[4] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 27, pag. 224.2: E chi dirà parola ingiuriosa espressa sarà obligato al fuoco dello 'nferno.

[5] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 35.66, pag. 194: L' ardentissimo fuoco [[...]] / non m'è sì duro, ch'agguagliar convegni / a quel, ch'i' ho di voi pe' grandi errori, / che' vostri servidori / con tanta irriverenza hanno commessi / di parole e di fatti troppo espressi.

[6] Doc. ver., 1377, pag. 368.17: e molti altri d(e) V(er)ona che à possesio(n)e sule dite p(er)tine(n)cie che p(er) molte petitio(n)e v'à notiffichà e en p(er)sona s'à lam(en)tà d(e)le sop(er)chitè, to(r)ti e forçe e espresse roba(r)ie de fato che ge fa o fa faro el veschevo d(e) Verona...

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 153, pag. 360.16: Ancora ci ha peggio che peggio, che chi fa uno spresso e perfido tradimento è fatto cavaliere.

4 Caratterizzato da grande evidenza e chiarezza.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 25, pag. 301.30: e chi Dio segue e simiglia, monterà dove è Dio, sì come noi testimonia apertamente ragione espressa e chiara, e divina Scrittura santa.

[2] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 433.18: Dunqua, amico, appare, di 'spresso debito tra noi sia concriato di correggere e mostrare l' uno a l' autro, accioché manifesto si sappia che tucto si sappia per tutti e nullo è che sappia tucto.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 46, pag. 240.24: ne' quali anni scrisse e fece tanti libri che, disse il lettore, noi nogli potemo pur leggere i libri suoi, appena si possono pur leggere con intendimento tutta la vita de l'omo: questo è segno espresso de la somma quietudine sua.

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 4, 28-39, pag. 91, col. 2.51: se non se pò provare martíro, inven bene e sutilmente della conditione e, se non hae expresse et evidente prove, non è scritto in canone.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 144.2: Lu animu di Socrati, furtilizatu di furtiza di virtuti, adimustrau un pocu plù expressu exemplu di perseverancia.

[6] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 121, pag. 405.29: E però i fanciulli, e gli animali hanno sentimento dalla loro principale parte, non ben chiaro, né bene spresso.

[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 26.36, pag. 163: Costui, da poi ch'ad acquistar fu messo, / passò in Puglia col suo forte stuolo, / la qual conquise per valore espresso.

[8] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 25, pag. 135.27: E santo Francesco veggendo così espresso miracolo, il quale Iddio avea adoperato per le mani sue, ringraziò Iddio e partissi indi...

- Estens. Efficace.

[9] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 81, pag. 214.33: E l'usanza del parlare antico mostra alcune cose per parole molto espresse, e che con certi segni ci mostrano i loro ufficj. || Cfr. Sen., Ep., X, 81, 9: «et consuetudo sermonis antiqui quaedam efficacissimis et officia docentibus notis signat».

4.1 [Con rif. alla voce o all'espressione verbale:] scandito o articolato chiaramente.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 325.19: Anche spesse volte vedemo che molte femmine, che per lo molto disiderio ch'ànno di parlare, stando sole, si muovono a parlare e parlano con espressa boce.

[2] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 1.45, pag. 16: E, se non m'ingannò 'l vero ascoltare / che far mi parve, Zizzola Barrile / la prima fu ch'io gli senti' chiamare; / [[...]] e Fiore Canovara ne' dir suoi / chiamò appresso, e oltre con lor messa / de' Gambatelli Vannella fu ancora, / come intesi nella voce espressa.

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 337.15: E alcuna volta, sanza fare invocazione spressa o sagrificio, tengono addosso e fanno altrui tenere brievi e altre scritture, con certi nomi e figure e segni, sotto i quali si contengono certi patti occulti e taciti co' demonii...

5 Avv. In modo chiaro e manifesto.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 25, pag. 472.3: di tutti coloro che alla malvagia crudeltade consentiano tacitamente, o espresso...

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 4.3703, pag. 345: Anche ti voglio più espresso dire / Perché è più freddo nel tempo stellato: / Or qui m'ascolta, se ciò vuoi sentire.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 5, 115-120, pag. 169, col. 1.4: e in prima se redole del so affanno per renderli benivoli al respondere: segondo, dommanda espresso del modo.

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 62.8, pag. 586: e me recaron [[scil. l' iddii]] a sì fatto merto / quale ora piango con dolore amaro, / acciò che tu ti rimanessi ad esso, / com' essi avean diliberato espresso.

[5] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 28.58, pag. 63: vergogna è l'una [[scil. virtù]], che per sua factura / spresso allo mal fare inpon temensa, / e poi è astinensa; / l'altra è pietà, che 'nfine a dDio traluce / chi si veste suo fregio.

[6] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1398] 3.145, pag. 365: Onde, per far più mia voglia contenta, / vo' quanto t' ho comesso / prima palesi al comun Padre espresso.

[7] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 44.183, pag. 308: Quegli adorando, qual gli fue comesso, / se 'n ritornono ne la sancta terra / con gaudio magno, quale è scripto expresso.

[8] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 309.42, pag. 382: Ne' luoghi santi spresso / vuol che s'entri devoto per orare, / ogni maligna prova / in quelli non si deba mai usare.

5.1 In maniera ufficiale?

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 30.36, pag. 422: Nel numer de li dii costui [[scil. Osiris]] fu messo / e celebrato, sì com'ella [[scil. Io]] volse, / su per lo Nilo e in ogni tempio espresso.

6 Raffigurato in forma artistica, lo stesso che effigiato. || Cfr. lat. imaginem exprimere 'effigiare'.

[1] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 41, vol. 7, pag. 574.15: e cadauno cherubino avea due faccie; [19] una d'uomo appo la palma di quà, e l'altra di leone appo la palma dall'altra parte, espressa per tutta la casa nel circuito.