LEDČO agg.

0.1 ledee.

0.2 Lat. Ledaeus.

0.3 a Lucano volg., 1330/1340 (prat.): 1.1; Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Proprio di Leda, moglie di Tindaro e madre di Elena, Clitennestra, Castore e Polluce. 1.1 [Astr.] [Rif. alla costellazione dei Gemelli (con allusione a Castore e Polluce)].

0.8 Marco Maggiore 05.05.2016.

1 Proprio di Leda, moglie di Tindaro e madre di Elena, Clitennestra, Castore e Polluce.

[1] Gl Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 486, pag. 790.6: Questa fue una giovane bellissima della quale s' inamorň Giove e pigliando la forma di cigno giacque con lei; ma se la lettera vuole dire Lede[e], cioč figliuole di Lede, sě fuoro Clitemestra ed Elena.

1.1 [Astr.] [Rif. alla costellazione dei Gemelli (con allusione a Castore e Polluce)].

[1] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IV [Phars., IV, 465-538], pag. 69.2: E allora lo cielo fortemente volgeva le stelle al mare, quando lo sole tenea le stelle Ledee, quando l'altissima luce era al vicino Cancro, quando la piccola notte costringea le saette di Tessalia. || Cfr. Luc., Phars., IV, 526-27: «Ledaea tenebat / sidera».