PERFIDIA s.f.

0.1 perfida, perfidia, perfidie.

0.2 Lat. perfidia (DELI 2 s.v. perfido).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Dante, Commedia, a. 1321; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.).

In testi sett.: Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Comportamento, atto malvagio o sleale volto a danneggiare qno. 2 Malvagità propria di chi non segue la fede cattolica. Estens. Eresia.

0.8 Irene Falini 07.07.2017.

1 Comportamento, atto malvagio o sleale volto a danneggiare qno.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 175.15: E li cartaginesi poi ke revenne Anibal, da capo fecero maiure guerra con Scipione e Scipio per nova perfidia petio a li cartaginesi .c. m. pondera de argento per onne anno.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.99, vol. 3, pag. 288: Non vo' però ch'a' tuoi vicini invidie, / poscia che s'infutura la tua vita / via più là che 'l punir di lor perfidie».

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 315.10, pag. 20: Come çascuno de vuy non punisse / la enorme perfidia, quanta si trova / ne l'homo che 'l vero amico tradisse?

[4] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 45.3: Se tu lei [[la cieca fortuna]] appruovi, usa i suoi costumi, e non ti lamentare; se la sua perfidia abbomini, dispregia e discaccia la 'ngannatrice con nocivo e mortal giuoco.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 6, vol. 2, pag. 213.2: Lu amuchatu et insidiusu malu, zò esti perfidia...

[6] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1282, pag. 83: Quela pesima chon la soa perfidia / chontra el mio fiol mose li Zudei, / e questa fo la dolorosa invidia.

[7] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 10, cap. 36, pag. 508.7: Scipione allora a Tunete in quel medesimo luogo, dove davanti, posto il campo, vennero a lui da Cartagine trenta ambasciadori; e quelli più miserabilmente, che quegli di prima, in quanto più gli costrignea la fortuna, feciono; ma con alquanto minore misericordia per la memoria della recente perfidia nel consiglio uditi furono.

[8] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 511-20, pag. 135.3: La divina bontà è sì fatta e tanta, che ogni gravissimo peccato, quantunque da perfidia e iniquità di cuore proceda, solo che buona e vera contrizione abbia il peccatore, tutto il toglie via...

[9] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 23, pag. 108.4: Lu Papa, sapendu la perfidia di li Romani et dubitandu di non essiri di capu in prisuni, illu diliberau yssiri di Roma et habitari in altra parti et cussì fichi.

2 Malvagità propria di chi non segue la fede cattolica. Estens. Eresia.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 42.2: che la spada materiale divisa dal sacerdotio, de la quale noi usiamo, sia exguainata adverso li inimici de la fede et in destrugimento de la eretica pravità, acciò che noi perseguitiamo in giudicio et giustitia li filliuoli de le vipere de la perfidia, e' quali si levano incontra Dio et la Chiesa...

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 4, pag. 218.15: Vero è che gli infedeli hanno fede; e volesse Dio che l' avessero in lui! E però sono da riprendere della loro perfidia, ed a provocare alla grazia della fede.

[3] Gl f Chiose a Valerio Massimo (D - L. VI-IX), c. 1346 (tosc.), chiosa a [IX.6.praef.], pag. 234v.1: [La malignitade occulto male] Malvagità, malignità e perfidia, ciò è perditio fidei è tutto uno, et idem est quod prodizio. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 84, vol. 3, pag. 487.13: i signori d'intorno al paese pe' detti segni si propuosono di convertire alla fede cristiana; ma sentendo il ponente e paesi di Cristiani tribolati simile di pistolenze, si rimasono nella loro perfidia.

[5] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 35, pag. 146.17: Un gotto chi avea nome Galla era de la perfida arriana, lo qua a lo tempo de lo re Totilla per maretto çelo de la soa erexia fé monte crudelitae contra li catholici e religiosi omi...

[6] Gl f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. VI, cap. 1, pag. 212.4: ma venendo apresso la presenzia sua, dice che caddono; e questo adivenne, quando la verità del nostro Redentore col lume della sua divinità gli levava da quella perfidia, overo ostinazione della mente loro. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 2, par. 1, vol. 1, pag. 71.24: kista esti la princhipali caxuni di la perfidia di li iudei...

[8] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 99, pag. 493.5: Arrio, il cui errore tenne molti imperadori e altri principi e popoli, in tanto che quasi non eran più cristiani catolici che fossero gli arriani; e durò molto tempo questa perfidia.

[9] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 70.9, pag. 346: e perché per asto / e per invidia / questa falsa perfidia - sì procede, / ch'è 'l peccado / ch'è cussì chiamado; / e perché sia, / è per questa rixia, / che tu vuo' la robba mia / e io la toa.