PRETÈNDERE v.

0.1 portenduto, pretenda, pretendano, pretende, pretendea, pretendeno, pretendenti, pretenderà , pretendere, pretendeseno, pretendesse, pretendesseno, pretendia, pretendianu, pretendone, pretendono.

0.2 Lat. praetendere (DELI 2 s.v. pretendere).

0.3 Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Stat. casert., XIV pm.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. pretendere ignoranza 2.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Richiedere ciò che spetta di diritto, per convincimento soggettivo o per valutazioni oggettive; rivendicare, esigere. 1.1 Affermare come certo ciò che risulta dubbio o ciò che deve essere dimostrato. 2 Addurre come scusa, allegare a pretesto. 3 [Con rif. a un sentimento:] esprimere, manifestare. 4 Signif. non accertato.

0.8 Cosimo Burgassi 15.07.2015.

1 Richiedere ciò che spetta di diritto, per convincimento soggettivo o per valutazioni oggettive; rivendicare, esigere.

[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 9, pag. 246.14: quando in nostro servisio igi ànon tanto dampno recevuto solamente per amore [[...]] et igi domandano aiuto per sclarare l'anemo loro de le ofexe chi ànon recevute da gi loro inimici [[...]] no devemo pretendere alcuna scusa de quel chi semo tenuti per obligança d'amore...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 210.3: [[l'usuriere]] nè seguita la via dell'arte naturale, però che ogni arte generalmente pretende modo, e forma di sua natura.

[3] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 4, par. 1, vol. 2, pag. 342.4: Acioké alcuno per cagione d'alcuna cosa overo cose, le quale enn alcuno luoco ponesse per cagione de muraglio, ragione alcuna sé avere pretenda, statuimo ke quignunque per cagione de muraglio, piacça overo via alcuna overo vie empendementerà, enfra octo dì po' 'l compito muraglio [[...]] degga remuovere.

[4] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 35, pag. 224.27: né si possa per pretesto della detta gabella o tassagione per lo tempo seguente alcuna cosa riscuotere per alcuno modo per alcuno oficiale del Comune di Firenze o per alcuno che dal detto Comune avesse o pretendesse titolo o ragione o cagione.

[5] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 27, pag. 592.16: E s' alcuno averà avuto o pretenderà d'avere iusta locatione, concessione o titulo d'alcuni beni [[...]] quelle tutte cusì facte cose infra lo spacio d' un mese sia tenuto de mostrare...

[6] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 19, pag. 319.22: E allora, contractato de [ciò con] uno chiamato Iane de Procida de Salerno, medico del re Manfredo, favoregiò Pietro d'Aragona contra Carlo, però che Petro avea per moglie la figlia del dicto Manfredo e, per questa cagione, esso pretendea de avere ragione nel reame de Scisilia.

1.1 Affermare come certo ciò che risulta dubbio o ciò che deve essere dimostrato.

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 32, pag. 600.6: «a ciò che per questo a compositione fisse admesso simplicimente o magiormente forse graciosamente o altramente per qualunque cagione o per cagione de cusì facta compositione o per delicto chi se pretendesse d'essere commesso.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 67, pag. 396.2: Vostro saver non ha contasto a lei, quasi voglia in queste parole pretendere che, ancora che noi o per industria o ancora per chiara dimostrazione conoscessimo o vedessimo a quello a che il giudicio di questa ministra s' inchina, non pare che per nostro sapere o ingegno possiamo a quello contastare o opporci in guisa che valevole sia.

1.1.1 [Con rif. a eventi futuri:] far intuire, far prevedere.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 198, pag. 220.34: e perciò gl' idi di marzo, cioè dì XV di marzo, Giulio Cesare, sollicitato molto da Bruto, non potendolo Calfurnia, sua moglie, per un sogno da lei veduto la notte precedente, ritenere né ancora alcuni altri segni da lui veduti, pretendenti quello che poi seguì...

2 Addurre come scusa, allegare a pretesto.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 4, vol. 1, pag. 91.23: Ma issu lu Salinaturi non duttau di condannari a certa quantitati di munita XXXIIIJ tribu [[...]] et pretendia quista causa a la lur condannaciuni, que necessaria cosa era que issi li tribu, oy per l'unu fattu oy per l'altru, fussiru caduti in peccatu di pachia et di periuriu. || Cfr. Val. Max., II, 9, 6: [[Salinator]] praetexuitque causam.

- Pretendere ignoranza.

[2] Doc. fior., 1311-50, 52 [1349], pag. 658.19: E, a ciò che, se procedessimo a cosa che vi dispiacesse in volere ricoverare quello del Comune nostro, che, per debito, ne siamo obligati, non possiate pretendereingnorançia, sappiate che non intendiamo più mandarvi né Ambasciadore né lectera per questa cagione...

[3] Doc. fior., 1362-75, [1368] 214, pag. 220.6: sì che alchuno di choloro i quali sono o saranno tenuti all'oservanza di quella, non possano pretendere ingnoranza ma di quella abbiano piena notitia.

3 [Con rif. a un sentimento:] esprimere, manifestare.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 9, vol. 2, pag. 142.18: Ma Marcu Pompyliu, homu di lu ordini di lu Senatu, murendu risguardau con benignu vultu et prosecutaulu con paroli que pretendianu grandissimu amuri Oppiu Gallu... || Cfr. Val. Max., VII, 8, 9: «uultu benigno respexit et uerbis magnum prae se amorem ferentibus prosecutus est».

4 Signif. non accertato.

[1] Stat. casert., XIV pm., pag. 63.18: Nullo deli mastri né (con)silliere degiano te[nere] le denare dela casa p(er)sino chi so i(n)dello officio p(er) levare omne murmuracione, ma decano elegere uno tresaurere ch[i] piace ad ip(s)i lu quale tenga li denare ad loro pet[.]no chi a lloro piace et sy nello officio; et d[.na] simelemente l'ànno ad elegere ch[.] et si sia dello offi[cio] n(on) se p(re)tende. || Nota che le prime lettere sono di incerta lettura.