PROIBIRE v.

0.1 prohibio, prohibita, prohibite, prohibiti, prohibito, prohybitu, proïbemo, proïbesse, proibire, proibisce, proibita, proibite, proibiti, proibito, pruibìrinde.

0.2 Lat. prohibere (DELI 2 s.v. proibire).

0.3 Storie Exultet barb., XIII ex. (abruzz.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); Stat. fior., 1335; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Stat. collig., 1345; a Stat. lucch., 1376.

In testi mediani e merid.: Storie Exultet barb., XIII ex. (abruzz.); Stat. assis., 1329.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Imporre un'interdizione come dispositivo di legge civile o religiosa, che sanziona eventuali trasgressori; vietare.

0.8 Cosimo Burgassi 15.07.2015.

1 Imporre un'interdizione come dispositivo di legge civile o religiosa, che sanziona eventuali trasgressori; vietare.

[1] Storie Exultet barb., XIII ex. (abruzz.), 6, pag. 122.13: Hic figuratur Eva et Addam, li quali stavanu in paradiso deliciarum, ali quali prohibio ipsu deu patre che non agustasseru delu pomu...

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 22, pag. 169.4: E perch'elli [[scil. Dio]] è perfetto, però la deità non è vietata della solitudine, ma indelle creature è proibita la solitudine.

[3] Stat. assis., 1329, cap. 5, pag. 167.14: Da queste cose inlicite e prohibite tucte della nostra fraterneta per la citade e per lo contado d'Ascisce se guardeno al postucto, e chi contra farà e fossene accusato per lo priore asperamente sia punito...

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 18, pag. 327.28: In prima, ch' elli [[scil. il figlio di Alberto della Scala]] era zopo; il quale difetto del corpo non vuole che uomo, che l' ha, possa venire alla degnità pasturale. Secondo, ch' elli era così difettuoso dell' anima, come del corpo, e la Chiesa ['l proibisce]; e qui usa l' Autore fisonomia.

[5] Stat. fior., 1335, cap. 17, pag. 25.37: Et spezialmente quelle cose che sono proibite et vietate per forma di statuto, et quelle che avessono divieto al tempo al quale si facessero alcune electioni o vero assunzioni ad alcuni officii de la detta Parte.

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 57, pag. 182.27: Per questa dura sentencia vouce sancto Gregorio provedere a lu morto, per lu dolore ke illo appe vedendose abandonato da li monaci, e pruibìrinde l'avaricia...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 63.11: Ma li joki di li Attelani foru riquesti et truvati da li Oski: la quali maynera di delectu oy di iocu amuderata per severitati di li Ytalici, imperò era vacuu da ogni infamia ca nìn era prohybitu oy rimotu da vestiri trabea... || Per fraintendimento (ma il guasto poteva essere presente già nel testo latino) di Val. Max., II, 4, 4: «nam neque tribu mouetur <actor>».

[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 250.7: Unde ancora dal templo di Diana, e dalle sacrate foreste i cavalli so proibiti in quelli luoghi, dove ispaventati da mostri marini gittaro a terra il giovano.

[9] Stat. collig., 1345, cap. 15, pag. 14.28: It. statuiro et ordinarono che neuno spetiale debbia nè possa nè a llui sia licito di tenere l'uscio dela sua boctigha aperto ne' dì vietati e prohibiti nello statuto facto di sopra.

[10] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 153.16: fu il detto libro [[...]] dannato sì come contenente cose eretiche, e per lui [[scil. Beltrando cardinal dal Poggetto]] proibito fu che studiare alcun nol dovesse.

[11] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 217.13: Né credere vogliate che pure al cherico sia proibita dilettazione carnale, sicché per igual modo i cherici e i laici riprendere potreste.

[12] a Stat. lucch., 1376, L. IV, cap. 64, pag. 162.29: in ogni altra forma ad altre persone potere dare licentia sia loro prohibito.

[13] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 25, pag. 485.14: Li quali essendo presso che violati dalla moltitudine, nè vedessero la tornata più sicura, domandarono a' maestrati per l' aiuto de' quali era stata proibita la forza, che essi mandassero navi che gli accompagnassero. || Cfr. Livio, XXX, 25, 3: «petierunt a magistratibus quorum auxilio uis prohibita erat».