PROVENIRE v.

0.1 probene, provegnirà , provegnono, proven, provenente, provenga, provengano, provenghono, provengnano, provengono, proveniente, provenire, provenisse, proveniva, provenne, provenone, provenuta, provenute, provenuto, provien, proviene, pruvegna, pruveni.

0.2 Lat. provenire (DELI 2 s.v. provenire).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Con rif. a un luogo d'origine:] giungere, arrivare. 1.1 [Con rif. a un punto d'arrivo] pervenire (anche fig.). 2 Fig. Essere la conseguenza di qsa o avere origine da qsa. 3 [Con rif. alle piante:] mettere radici, attecchire.

0.8 Cosimo Burgassi 15.07.2015.

1 [Con rif. a un luogo d'origine:] giungere, arrivare.

[1] Doc. perug., 1351-60, [1360], pag. 15.20: Vendase el legname pascue bosche pasture prate, e tucte e singole altre fructe pendente e provenente de la selva de Monte Malbe...

[1] Doc. palerm., 1380, 5, pag. 244.7: diianu taglari omni dinari lu quali li pruvegna in manu di autru cugnu ca di killu ki è cugnatu pir Palermu in lu tempu pridittu...

1.1 [Con rif. a un punto d'arrivo:] pervenire (anche fig.).

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 75, pag. 190.2: Per gran bontà di natura, e per grande, e continua intenzione di studio proviene l'uomo al grado secondo. || Cfr. Sen., Ep., IX, 75, 15: «secundus occupatur gradus».

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 4, pag. 91.15: Ma le dignitadi fanno onorabile o da essere avuto in reverenza a cui provengono? || Cfr. Boezio, Consol. Phil., III, 4: «honorabilem reverendumque, cui provenerint, reddunt».

[3] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 5, pag. 44.12: ella, quando il figluolo fu grande e bello, ella se lo teneva ed ebbe a fare cho llui, onde per questo ella provenne in grande infamia.

- Pron.

[1] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 28, pag. 473.26: Trattato l'altore chome per lui si sia provenuto al paradiso terresto...

1.1.1 Venire in sorte, toccare in eredità.

[1] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 14, pag. 119.16: il re Polinicie, a chui proveniva il reame di Tebe...

2 Fig. Essere la conseguenza di qsa o avere origine da qsa.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 9.2: Che in prima dice che sovente e molto àe pensato che effetto proviene d' eloquenzia.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 37: La cosa cotale no(n) dè essere, p(er)ò che molti beni ne prove(n)gnano dela vendecta...

[3] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 68, par. 1, vol. 2, pag. 422.6: Conciosiacosak'a le citade honore acresca e a le persone spetiale utilità provenga del mantenemento deglie ponte...

[4] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 529.7: Baco proven da le uve coltivade e la alta biava sta en la coltivada terra. || Cfr. Ov., Ars. am., III, 102: «cultis bene Liber ab uvis / Provenit».

[5] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 2, pag. 579.7: Appressu dicu ki kista infirmitati di lu anticori, la quali pruveni per inflaciuni di kista glandula sicundu ki eu dissi di supra.

[6] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 41, pag. 167.20: et se se non fa questo allu cavallo <scogia> ne p(ro)bene multi mali, çoè scogia alcuna fiata c'ocupa la cutica.

3 [Con rif. alle piante:] mettere radici, attecchire.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 21, pag. 158.24: E proviene 'l fico in luoghi petrosi, e aspri, e puotesi quasi in ogni luogo porre. || Cfr. Palladio, Op. Agr., IV, 10, 26: «Prouenit et petrosis atque asperis».