0.1 chiamante, chiamanti.
0.2 Lat. clamans, clamantem.
0.3 Simintendi, a. 1333 (prat.): 2.
0.4 In testi tosc.: Simintendi, a. 1333 (prat.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Francesco Sestito 10.03.2008.
[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 48, col. 2.15: Imperciocchè l'anima pe' peccati veniali un poco diventa scura [[...]] Priega dunque attentamente d'essere liberata, acciocchè ella non sia ritratta da' soavi parlamenti dello sposo, i quali sovvengono a' suoi chiamanti desiderii.
[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 126.4: Per la ventura lo fanciullo, partito dalla fidata schiera de' compagni, avea detto: e chi ee presente? e, Ee presente, avea risposto Eco. Questi si meraviglia, e manda gli occhi in ogni parte: egli grida con grande voce: vieni: e quella grida: vieni: e ragguarda lo chiamante.