ANTICATO agg.

0.1 anticata, anticati, anticato; a: antichata.

0.2 Da antico.

0.3 Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.); Boccaccio, Fiammetta, 1343-44.

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

0.7 1 Di origine remota; che risale molto indietro nel tempo. 1.1 Legittimato da una consuetudine che risale molto indietro nel tempo. 2 [Con rif. a una persona:] che è nell'età della vecchiaia; anziano. 2.1 [Con rif. a una pianta:] che ha messo radici da molto tempo. 3 Rafforzato dall'esperienza.

0.8 Luca Morlino 25.02.2015.

1 Di origine remota; che risale molto indietro nel tempo.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 18, cap. 3, par. 13, pag. 414.3: Gientilezza è dupplicie: d'animo e di nazione. La prima si è un abito umano in virtù contento, di vizio nimico, glolioso nell'altrui bene, e nell'altrui aversità piatoso; la seconda è una potenza di seguito o di richezza anticata, vergongniosa in mancar stato.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 117, pag. 246.7: se la i(n)crepest(r)atura è recente voi n(on) m(u)lto anticata, recipi la lana sucida et fanne unu turcinello...

1.1 Legittimato da una consuetudine che risale molto indietro nel tempo.

[1] Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.), pag. 33.4: Disse lo dimonio: Io provo che l'omo de' essere mio per legge usata et anticata che non mi de' mai essere tolto.

2 [Con rif. a una persona:] che è nell'età della vecchiaia; anziano.

[1] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 164, pag. 231.12: Et primamenti di Abraam, lu quali richippi lu angelu in lu albergu in simiglança di pellegrinu et primissili ki la sua donna, la quali era vecha et anticata, conchipiria unu figlu...

- [Con connotazione neg.].

[2] f Libro de' beneficii volg., XIV/XV (fior.), L. III, pag. 48.4: Scipida ed anticata è quella che non sa chiamare il matrimonio, uno adulterio. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2.1 [Con rif. a una pianta:] che ha messo radici da molto tempo.

[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 10, pag. 363.8: La vecchia e antichata vite e che troppo largamente produce i fruttiferi palmiti si rinuova [per] istudioso coltivamento ne' convenienti tenpi...

3 Rafforzato dall'esperienza.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 9, pag. 257.15: E posto ancora che non bastasse alla Fortuna d'averci con la superficie della terra congiunti e ancora sotto quella cercasse di sotterrarci, sì siamo nell'avversità anticati, che con quelle spalle con le quali le maggiori cose abbiamo sostenute e sosteniamo, sosterremo le minori: e però entra dove ella vuole.

[2] f Orazioni Livio volg., XIV s.q. (fior.), Orazione IV (Scipione a Fabio Massimo), prologo, pag. 350.2: Avendo Quinto Fabio Massimo per lo suo dire, e per l'autorità del suo anticato senno, e per la sua grande fama recato a sé gran parte del senato... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv. XXVIII, 43, 1: «tum auctoritate et inueteratae prudentiae fama...».