FOLLA s.f.

0.1 folla.

0.2 Da follare.

0.3 Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Moltitudine di persone o animali riunita fittamente in un luogo. 2 Ammasso di materiale opprimente.

0.8 Luca Morlino 02.02.2015.

1 Moltitudine di persone o animali riunita fittamente in un luogo.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 852, pag. 193: Per folla et per la polvere gevano li romeri, / De notte plu che jorno, colli belli dopleri [[...]] Tanta la multa gente che per Roma vedembo, / Per omne parte ad spalla ne gembo; May no vi nne fo tanta, dalli Romani audembo; / Multi morero alla folla, et nui pagura abembo.

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 178.10: Ora spessiano li forestieri e lli alberghi so' repieni per la folla della moita forestaria.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 147.8: tutti a la 'mpressa follandose insembla per potere intrare l'uno nante dell'altro, se sforzavano de trasire che per la gran folla che era intre lloro tutti se confondeano.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 26, pag. 219.36: Lo quale li suoy vassalli con gran pena sė lo retrassero da la folla de li cavalli e sopre lo scuto menarondilo e lo suo paviglyone.

2 Ammasso di materiale opprimente.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 95.29: il ghiotto non osserva regola di tempo, ma anzi che lo stomaco abbi smaltito l'uno cibo, vi getta su l'altro; donde la digestione, la folla de' cibi impedisce...