GUERPIRE v.

0.1 guarpiro, guerpì, guerpito; f: guerpita, guerpivaro. cfr. (0.6 N) guerpirà .

0.2 Fr. ant. guerpir (DEI s.v. guerpir).

0.3 f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.): 2; Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).

0.6 N Si esclude dalla doc. la forma guerpirà che occorre in contesto galloromanzo in Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 5, pag. 233.34.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Lasciare la presa di qsa. 2 Separarsi da una persona. 3 Lasciare libero, abbandonare un luogo. 3.1 [In partic.:] cedere il campo di battaglia (all'avversario); cessare di opporre resistenza, ritirarsi.

0.8 Luca Morlino 03.02.2015.

1 Lasciare la presa di qsa.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 447, pag. 468.16: E quando venne all'urtare, Polidamas guerpì la sella e cadde giù di suo cavallo.

2 Separarsi da una persona.

[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Suet. Jul.] (R) 102, pag. 591.31: Noperquanto egli era agro inqueritore e gastigatore de' cavalieri folli che movevano romore e di quelli che guerpivaro loro maestri sanza comiato. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

3 Lasciare libero, abbandonare un luogo.

[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. I] (R) 7, pag. 293.9: I malvagi, i codardi guerpiro la cittade in tale maniera ch'egli poteano guardare e guarentire, se egli piacesse a Dio, che Cesare vi venisse o 'l mondo tutto insieme. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. III] (R) 23, pag. 322.3: "Roma, Roma, nobile città! [[...]] malvagi duchi e codardi sono quelli che tt'hanno in tal ventura lasciata e guerpita." || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

3.1 [In partic.:] cedere il campo di battaglia (all'avversario); cessare di opporre resistenza, ritirarsi.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 297, pag. 321.6: Li Troiani ànno guerpito el campo per viva forza: sì ne racontia Dario che più di tre milia ne fuoro morti a quella fiata, de' Troiani.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 373, pag. 397.16: Li Troiani si tennero molto vigorosamente, sì no lo' guarpiro niente piazza; e nonpertanto molto vi perdero a quella fiata.