TRASPORRE v.

0.1 trapollo, traspogna, traspognamo, traspognolle, traspognono, traspollo, traspone, trasponendo, trasponga, trasponi, trasporre, trasporremo, trasporsi, traspose, trasposti, trasposto; f: traspongono, trasposta, traspuose.

0.2 Lat. transponere (DELI 2 s.v. trasporre).

0.3 Bart. da San Concordio (?), Lett., 1287 (?) (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bart. da San Concordio (?),Lettera, 1287? (tosc.); Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.); Gloss. lat.-aret., XIV m.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Portare qno da un luogo a un altro. 1.1 Mandare qno da un luogo in un altro. 1.2 Mandare via, mettere in fuga qno. 2 [Agr.] Estrarre dal terreno e collocare in un altro luogo (una pianta). 3 Invertire l'ordine degli elementi di un discorso. 4 Tradurre in un'altra lingua. 5 Far convergere, dirigere (qsa verso qno). 6 Lasciare da parte, trascurare qsa. 7 Pron. Passare sotto il dominio di qno (dal dominio di qno altro).

0.8 Luca Morlino 16.03.2015.

1 Portare qno da un luogo a un altro.

[1] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 32, pag. 180.19: E poi, passando lo pelago di Cilicia e di Panfilia, giugnemmo ad una terra della provincia di Cilicia, che si chiama Listris; dove trovando lo Tribuno una nave Alessandrina, la quale andava in Italia, sì vi ci traspose...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 108, S. Domenico, vol. 2, pag. 922.16: Essendo dunque il corpo suo giaciuto molto tempo sotterrato, e spesseggiando li miracoli sanza fine, non potendosi più occultare la sua santitade, mossersi li fedeli cristiani e buone persone a divozione degnamente di trasporre il corpo suo a più alto luogo.

- [Con rif. a Dio:] assumere in cielo.

[3] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. III, cap. 7, pag. 48r.16: andò Enoch con Dio, et non si truova però che 'l Signore lo traspuose. Et l'apostolo dice: per la fede è trasposto Enoch, acciò che non vedesse la morte... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Mandare qno da un luogo in un altro.

[1] Bart. da San Concordio (?), Lett., 1287 (?) (tosc.), pag. 660: le quali scritture furono cominciate da lui in Parigi, credendo noi ch'e' le compiesse colà dov'era stato trasposto per lo Capitolo, la vostra benevolenza procuri di raccomunarle a noi tostamente...

1.2 Mandare via, mettere in fuga qno.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 85, terz. 11, vol. 4, pag. 112: e così i collegati / ricominciár la guerra, e di Febbraio / essendo della lega cavalcati / a Parma quattrocento Cavalieri, / trovár que' della Chiesa apparecchiati / co' Parmigiani; e come arditi, e fieri / percosser lor sì, che li fer trasporre, / ed isconfitti furo in que' sentieri.

2 [Agr.] Estrarre dal terreno e collocare in un altro luogo (una pianta).

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 2, pag. 3.21: La pianta, che spesso si traspone, non può prender forza, né vigore.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 5, cap. 2, pag. 178.23: Alcuni tollono l'ulive, ovver l'ulivo, e innestano nella radice dell'altro, e quando veggono che sono apprese, le divellono con alcuna parte della radice, e traspognolle a modo di piante.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 11, pag. 256.2: E la bieta in luoghi più secchi, e anche la moracea seminaremo, e trasporremo a luoghi lavorati...

[4] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 295.22: trasplanto, as, per traspor(r)e.

[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 41, pag. 291.10: In potare e in nestare usa taglienti ferri, e mantieni ne' poggi bassa la vite quanto puoi; e ciò che fai in vite o in alberi fallo prima che fiorisca o germogli, e trasponi gl'alberi dopo la vendemmia.

- Sost.

[6] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 361.9: Un'altra chosa del trasporre della vite per ingegno fare si puote...

3 Invertire l'ordine degli elementi di un discorso.

[1] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 2, pag. 438.22: Ultimo le sciençe musiche a informare lo suo stile e ornallo di convenente suono, sì che il canto colla materia non dischordi, e non s' afafforça [sic], perchè trasponga e metta davanti quello ch' è ultimo...

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 2, terz. 76, vol. 1, pag. 23: Ma trapassar volendo, non potrei, / ch'io non tornassi a Firenze disfatta, / bench'io trasponga alquanto i versi miei.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 130-135, pag. 51.33: e traspone l'autore qui: imperò che prima vide lo inferno che il purgatorio, e qui non è altra esposizione che litterale.

- Invertire l'ordine degli elementi di una struttura sintattica.

[4] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 6, pag. 9.9: Della quinta, cioè che nella sua diceria non trasponga parole sozzamente; e questo è l'essemplo: "A te lo dico, figliuolo di Giovanni, Martino".

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 1, terz. 4, vol. 1, pag. 2: Non rimutando sentenzia, nè stima, / ma raccorciar le parole, e trasporre, / com' io saprò, colla mia grossa lima.

- Invertire l'ordine degli elementi di una parola composta.

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 75, pag. 357.30: Filocolo è da due greci nomi composto, da "philos" e da "colon"; e «philos» in greco tanto viene a dire in nostra lingua quanto «amore» e «colon» in greco similemente tanto in nostra lingua risulta quanto «fatica»: onde congiunti insieme, si può dire, trasponendo le parti, fatica d' amore.

- Invertire l'ordine delle cifre di un numero.

[7] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 9, terz. 13, vol. 1, pag. 100: Ciò fu il dett' anno del mese d' Agosto / dugencinquantaquattro, se ben guardo, / col mille innanzi, benchè sia trasposto.

4 Tradurre in un'altra lingua.

[1] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 518.14: Poi i detti libri furon trasposti di greco in latino per uno grande savio romano chiamato Cornelio, nipote del buono Salustio.

[2] F Pietro Nadal, De pace volg., XIV m. (tosc.-ven.), c. 36.35: Secondo adunqua il proprio stilo foe / de verbo a verbo l'istoria trasposta / per grande afeto che ò trovato azioe. || Monticolo-Segarizzi, p. 571. Al v. 34 l'ed. legge «propri».

5 Far convergere, dirigere (qsa verso qno).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. IV, cap. 19, pag. 72r.11: spregiando questa cotal terra, magiormente lavorino la nuova, ciò è che inverso pagani et secolari traspongono ogni lavorio di doctrina et soprastamento di parola salutevole. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

6 Lasciare da parte, trascurare qsa.

[1] Poes. an. fior., p. 1315, 104, pag. 966: Omai questo amaror trapollo e be'lo, / e osta via quel velo / e tutta in allegrezza ti rinnova...

7 Pron. Passare sotto il dominio di qno (dal dominio di qno altro).

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 69.6: Pogniamo che sia usanza della maggiore parte degli uomini che sono soggiogati da' signori o da' tiranni, di volere trasporsi d'uno signore in altro.