GRATOǸA s.f.

0.1 f: gratomea, gratonia.

0.2 Lat. mediev. gratonea, gratonia (Carnevale Schianca, s.v. gratomea). || Cfr. fr. ant. cretonnee.

0.3 F Libro della cocina, XIV (tosc.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.5 Locuz. e fras. gratonia spagnuola 1.

0.7 1 [Gastr.] Vivanda a base di carne cotta con uova, inzuccherata e speziata.

0.8 Luca Morlino 20.05.2015.

1 [Gastr.] Vivanda a base di carne cotta con uova, inzuccherata e speziata.

[1] F Libro della cocina, XIV (tosc.): De la gratonia. Togli latte di pecora, e distemperalo fortemente con l'ova, e poni il lardo ne la padella, presso al fuoco, ś che sia calda bene... || Faccioli, Arte della cucina, vol. I, p. 34.

[2] F Libro della cocina, XIV (tosc.): Di gratomea di polli, uccelli et pesci. Lessa li polli, e togli i fegati, amido, spezie e tuorla d'ova, e distempera col detto brodo, e fallo spesso; e quando sarà bene cotto, mettivi su zuccaro minuzzato, e da' a tavola. || Faccioli, Arte della cucina, vol. I, p. 38.

- Gratonia spagnuola.

[3] F Libro della cocina, XIV (tosc.): nel detto brodo, giungivi albumi d'ova stretti, tagliati a modo di dadi; e chiamasi gratonia spagnola: e questa puoi colorare come ti piace. || Faccioli, Arte della cucina, vol. I, p. 34.

[u.r. 24.12.2020]