0.1 oraggi, oraggio; f: orage, oragi.
0.2 Fr. ant. orage, prov. auratge (DEI s.v. oraggio).
0.3 Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.); f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.); Dante, Rime, a. 1321; Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Luca Morlino 28.10.2014.
[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 147.4, pag. 61: Signore, / i' vidi il sol ch'avea deboli raggi, / la luna inviluppata di buiore, / e 'l tempo non dimostra buoni oraggi. / Mettersi in mar sarebbe gran follore...
[2] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 22, pag. 300.31: E fu conducto in vizione inn uno grande prato, ed era a grande meravillia bello e bene addornato, là u' avea fiori di diversse mainiere, e quando l'oraggio tocava le fronde di quelli albori rendiano suono di dolsore.
2 Vento di mare impetuoso; burrasca.
[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. III] (R) 30, pag. 340.23: Telo, u· maestro marinaio d'una nave di Marsilia, sapeva tanto del mare che conosceva orage e tempeste, e non avea già suo pari a nave sapere governare... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. III] (R) 30, pag. 382.15: Questi oragi non durerano mica; la nave e ciò che ella porta apacificherano il mare. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[1] Dante, Rime, a. 1321, 47.23, pag. 175: il nudo braccio, di dolor colonna, / sente l'oraggio che cade dal volto...