TOSONE s.m.

0.1 tosone, tugioni.

0.2 Fr. ant. toison, dal lat. tardo tonsio, tonsionem (DELI 2 s.v. tosone).

0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 1 [3].

0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.).

0.5 Per l'esito -gi- corrispondente a -is- francese, analogo a ragione, cfr. Rohlfs § 286.

Locuz. e fras. tosone d'oro 1.

0.6 N Già att. in un doc. lat. venez. del 1255: cfr. Sella, Gloss. lat. it. s.v. tosonus.

0.7 1 Mantello peloso degli animali ovini da cui si ricava la lana.

0.8 Luca Morlino 21.10.2014.

1 Mantello peloso degli animali ovini da cui si ricava la lana.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 9.8: nella riviera del mare Rosso è una fontana di cotale natura, che li montoni che ne beono incontanente cominciano a mutare la lana di colore, insino a dentro alla pelle. E ciò addiviene delli tugioni e dura insino ch'elli li tugia; e quando èn tugiati si va via quel colore. || Cfr. B. Latini, Tresor, p. 190: «a muer la color de la [to]ison de berbiz dedez la pel; et cele color croist et vient, et l'autre color, quant la toison [est escreue, s'en vet ou tot le toison]».

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fiorpag. 15.30: «Come viene della falda» vuol dire intera, come viene la lana tonduta di berbicce, cioè della pecora tutto il tosone intero che non è levato niente. Brisciata vuol dire scielta e fattone più ragione del tosone della lana.

- [Con rif. al vello d'oro del mito greco degli Argonauti].

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 8.2, pag. 16: Se mastro Argus[so], che fece la nave / In che Giason andò per lo tosone, / E fece a conto regole e ragione...

[4] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 245.2, pag. 100: Ed èvi come fu 'l suo partimento, / e raportò in Grecia il bel tosone...

- Tosone d'oro.

[5] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 90.10: Di questo re Ilus nacque Laumedon, quegli che hanne vieto il suo porto a Iason, ed agli altri suoi compagni, i quali andavano per lo tosone dell'oro, per vendicare la morte di Ganimede suo zio.

[6] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 152.9: A quelli medesimi maestri che insengnato l'aveano, fece fare di tutto suo oro ed avere e pietre preziose uno montone d'oro, il quale in latino è appellato velus aureum . Quello tosone d'oro fece mettere inn una bella isoletta di mare, la quale era molto presso all'isola di Colcos.