TÓNDERE v.

0.1 tond, tonda, tondano, tondare, tóndare, tonde, tondé, tondea, tondeano, tondeno, tondenti, tondeo, tonder, tonderà , tonderai, tonderanno, tondere, tonderle, tonderono, tondersi, tondesi, tondesse, tondèsse, tondessi, tondette, tondeva, tondi, tondialle, tondiam, tondire, tondiri, tonditi, tondoe, tondono, tondonsi, tondudo, tonduta, tondutasi, tondute, tonduti, tondutisi, tonduto, tundiri; x: tundire; a: tondita. cfr. (0.6 N) tondara.

0.2 Lat. tardo tondĕre per il classico tondēre (DEI s.v. tondere).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 2.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); Doc. sen., 1277-82; Stat. pis., 1304.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; x Doc. eugub., 1344-54, [1347].

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Nota due es. dell'inf. in ‑ire (tondire, tundire), entrambi in testi di area mediana (Stat. perug., 1342; x Doc. eugub., 1344-54, [1347]).

Nota il participio forte tondi (masch. plur.) in Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1379] 79.258: «Tu gli ài lor capi tondi».

Per il participio tondita, cfr. 0.6 N.

0.6 N Resta dubbia la forma tondara in Doc. sen., 1277-82, pag. 316.28: «a Spinello tondatore per tondatura di panni che nne tondara». Potrebbe trattarsi di una voce del futuro (tondarà ) con normale passaggio senese ‑er‑ protonico > ‑ar‑; si noti che nello stesso testo sono presenti anche sicuri es. della variante metaplastica tondare v.

L'es. in a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 11, pag. 369.11: «f[o]ra la vite che innesti, e tondi[t]a in quell[o] due sorcoli vitigineos, d'una generazione chente vogli», è dubbio: una parte della tradizione legge tondala (lezione messa a testo dall'ed. Sorio e cit. in GDLI s.v. tondare).

0.7 1 [Con rif. al vello di un animale da lana:] tagliare via. 1.1 Privare (un animale) del vello per ricavarne lana. 1.2 Sost. Tosatura (di un animale). 1.3 [Rif. gener. a un animale:] accorciare o rimuovere (il pelo). 2 [Con rif. ai peli dell'uomo, e in partic. ai capelli:] radere per rimuovere; tagliare o acconciare con le forbici (anche in contesti fig. e con valore metaf.). 2.1 Praticare il taglio o la rasatura (di capelli e barba); privare dei capelli o dei peli. 2.2 Pron. Tagliarsi o farsi tagliare i capelli. Estens. Portare i capelli acconciati in un certo modo. 2.3 [Relig.] Praticare o farsi praticare la tonsura in segno di abbandono del laicato. 3 Estens. Accorciare o recidere mediante taglio; potare (una pianta), falciare (cereali). 3.1 Brucare da un terreno. 4 [Tess.] Radere il pelo di un panno per rimuovere asperità o irregolarità, lo stesso che cimare. 4.1 Fig. Logorare emotivamente. 5 Limare in modo fraudolento la circonferenza di una moneta (per diminuirne il valore).

0.8 Marco Maggiore 25.09.2017.

1 [Con rif. al vello di un animale da lana:] tagliare via.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 203, pag. 10: Zené sta a pe del fogo e mangia i bon bochon. / E' tond lana mazenga da pegor e molton, / Dond fa li omini drapi a soa refectïon.

[2] Bart. Palmieri, XIII sm. (fior.), 11, pag. 173: ditemi se di bestia ho sumiglianza, / ché ciascun anno m'è tonduta lana.

[3] Stat. sen., 1301-1303, cap. 18, pag. 17.6: Di ciascuno centonaio di lana comprata, la quale si tonda e si leva alle bestie nella città e ne' borghi di Siena...

[4] Stat. pis., 1304, cap. 74, pag. 727.21: Et similemente si faccia de li stamaiuoli, et de li lanaiuoli che fanno tondere boldroni, et delli albaciari...

1.1 Privare (un animale) del vello per ricavarne lana.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 429.9: il buono pastore tonde la pecora sua, e non la manuca.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 5, cap. 10, pag. 184.10: Di questo mese si tondano le pecore ne' luoghi caldi: e lor figliuoli, che nacquer serotini, di questo mese si segnino.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 169, S. Jacopo int., vol. 3, pag. 1508.4: Quando i pastori cominciano a tondere le pecore, non le tondono mai dal lato ritto e lasciano il manco...

1.2 Sost. Tosatura (di un animale).

[1] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 232.2: Item per pani thumini iij et vinu quartari v et furmaiu pecia j per lu tundiri tr. x.

[2] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 9, cap. 70, vol. 3, pag. 117.23: E se alcuna [[scil. pecora]] si magagnasse o tagliasse nel tondere, sì si dee quel luogo ugnere con liquida pece.

1.3 [Rif. gener. a un animale:] accorciare o rimuovere (il pelo).

[1] a Doc. fior., 1359-63, pag. 98.34: pagai per far tondere i crini del ronçino, portò Ristoro s. ij...

2 [Con rif. ai peli dell'uomo, e in partic. ai capelli:] radere per rimuovere; tagliare o acconciare con le forbici (anche in contesti fig. e con valore metaf.).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 450, pag. 542: Molti vici à la femena qe li omini confonde, / sença rasor e forfese con qual' li rad e tonde, / con soi loseng[h]e e planti e con soi male gronde...

[2] a Lucidario pis., XIII ex., L. 3, quaest. 90, pag. 123.21: et li capelli suoi non aveano alcuna divisansa dall'oro: quando elli se li facesse tondere sì erano ricolti et venduti per oro?

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 248.3: né mala tonditura disformi li rigidi capelli: sia la capellatura tonduta e lla barba rasa per mano di maestro.

[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 2, cap. 13, par. 5, pag. 74.32: «Per vedere melglio come noi dobbiamo fare, e per poi melglio sanare la piaga, portami le forfici; ed intanto che 'l ferro si scalda, tondialle i capegli».

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 2, pag. 191.32: se non che con un paio di forficette, le quali portate avea, gli tondé alquanto dall'una delle parti i capelli, li quali essi a quel tempo portavan lunghissimi...

2.1 Praticare il taglio o la rasatura (di capelli e barba); privare dei capelli o dei peli.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 22, pag. 148.25: Piega lo suo collo nela sua giovaneçça, et tondi li suoi lati i(n)fino k'èe fanciullo, acciò ke no(n) i(n)duri...

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 14, pag. 671.12: E per paura altresì de' barbieri insegnò radere e tondere a le sue figliuole.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 14, vol. 2, pag. 233.9: E per pagura di li barbari issu insignau a tondiri a li soy filgi fimini...

[4] x Doc. eugub., 1344-54, [1347], pag. 61: It. de(m)mo a la Riççola per uno paio di forvece per tundire a li mamoli de la casa s. IJ.

[5] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 7, cap. 34, pag. 252.21: L. Veturio e P. Licinio censori l' avevano costretto a farsi tondere, e a porre giù i miserabili vestimenti e a venire in senato...

[6] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), cap. 4, pag. 16.21: Adivenne che uno infermo desformato nella faccia, e del suo capo usciva uno grande fetore ed orribile, ella lo ricevette lieta, e nel suo grembo lo richinò e 'l suo capo così puzzolente lo tondeo e diligentemente lo lavoe...

2.2 Pron. Tagliarsi o farsi tagliare i capelli. Estens. Portare i capelli acconciati in un certo modo.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 144, pag. 282: Li pann se scarpa Iob mintro a la carne nudha, / E 's tond per grand grameza la soa cavellatura.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 151, pag. 228.19: Quando vanno in oste si tondono li capelli molt'alto, e nel volto si dipingono d'azurro un segno...

[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 8, pag. 407.9: Altre sfacciate vestendosi vestimenti maschili, pare, che si vergognino d' esser femmine: tondonsi alla maschile, e impudentemente lavano la faccia.

2.3 [Relig.] Praticare o farsi praticare la tonsura in segno di abbandono del laicato.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 214.13: Karlo Magno [[...]] per caxon de devocion andè a Roma a visitare la chiesia deli Apostoli, li luogo denanzi da Zacaria papa renontiando el mondo, da quel papa fo tondudo in chierigo e fato fo monego...

[2] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 23, pag. 131.13: lo quale Paolo in Cencris s'avea tonduto il capo per segno di rifiutare lo mondo, e per certo voto ch'aveva...

[3] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 15, pag. 103.15: E salutata divotamente la Vergine Maria dinanzi al suo altare, dov'ella [[scil. santa Chiara]] era stata tonduta e velata, sì la menarono vedendo il luogo...

3 Estens. Accorciare o recidere mediante taglio; potare (una pianta), falciare (cereali).

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 200.17: uscito Bruto de la camera, ella sotto cagione di tondersi le unghie, adomandòe il coltello da barbiere...

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 15, pag. 99.21: Columella dice, che la vite novella il primo anno si vuole lassare ad uno tralce; e dice che 'l secondo anno non si vuol tutta tondere, e ricidere, come si fa in Italia...

[3] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 14.13: Ond'io 'sta pasta pesta mi vo' porgere, / e darm'a 'ntender tonder orgio e tritico...

3.1 Brucare da un terreno.

[1] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 145.25: mira li scorrenti rii con allegro mormoro, mira le pecore che tondeno l'abbondante grimigna.

[2] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IV [Phars., IV, 402-464], pag. 66.24: lo cavaliere pasceva la gramigna, e tonduto già il campo co' miseri denti, divelleva le secche herbe del cespulglio de' chiostri.

4 [Tess.] Radere il pelo di un panno per rimuovere asperità o irregolarità, lo stesso che cimare.

[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 441.2: Ancho IIII sol. et IIII den. nel dì a Fideberga per tondatura di panni che ne tondeo.

[2] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 68, pag. 181.4: ma sia licito a' venditori dei panni portare e mandare panni a tóndare e a rivedere, cioè a rimendare, standone li venditori in possessione dei panni...

[3] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 89, par. 4, vol. 1, pag. 309.23: atantoché el predicto maestro Nicola stia e stare degga continuamente êlla citade de Peroscia ad operare l'arte sua, cioè de la fabrecatione e de l'aconcime de le forvece a tondire ei pangne de la lana...

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 55.23: E [[i panni]] vogliono essere tonduti pure a una volta a mezzo pelo, e i panni gentili pure una volta et quella bene a dentro alla maniera di Setalia...

4.1 Fig. Logorare emotivamente.

[1] F Onesto da Bologna (ed. Zaccagnini), XIII sm. (tosc.): Ma 'l sa Amore, che me tonde e çima / e sbate piò che sasso de mare onda... || Zaccagnini, Rimatori bolognesi, p. 114.

5 Limare in modo fraudolento la circonferenza di una moneta (per diminuirne il valore).

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 36, pag. 667.12: E s'alcuno tonderà o limarà la moneta per cagione de disminuirla...

[u.r. 31.05.2022; doc. parzialm. aggiorn.]