ORLO s.m.

0.1 orli, orlo.

0.2 Lat. parlato *orulum (DELI 2 s.v. orlo).

0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: a Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.); Lett. lucch., XIV po.q.; Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. pis., 1334; Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>; Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).

0.5 Locuz. e fras. orlo del vestimento 2.

0.7 1 Margine esterno di una superficie o di una porzione di spazio. 1.1 [In partic. con rif. a uno specchio d'acqua:] limite esterno, riva. 1.2 Bordo o parte esterna di un oggetto. 1.3 [In partic. con rif. a un recipiente:] margine superiore che delimita l'interno (anche per misurare la merce che vi è contenuta). 1.4 Punto o porzione di spazio immediatamente vicina a qsa (anche in contesto fig. e con valore metaf.). 1.5 Fig. Parte conclusiva (di un arco temporale). 2 [Tess.] Lembo di tessuto ripiegato su se stesso e cucito; estremità di una veste. Orlo del vestimento. 2.1 [Tess.] Striscia di stoffa, pelle o altro materiale che si applica a un vestito, spec. come ornamento.

0.8 Marco Maggiore 19.10.2017.

1 Margine esterno di una superficie o di una porzione di spazio.

[1] a Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.), cap. VI, pag. 28.17: Ora voglio porre una fune, overo corda, ch'agiungha da l'orlo del fosso infino in cima de la torre.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 4.34, vol. 2, pag. 57: Poi che noi fummo in su l'orlo suppremo / de l'alta ripa, a la scoperta piaggia, / «Maestro mio», diss' io, «che via faremo?».

[3] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 9, pag. 182.17: vedendo che erano già giunti quelli corsari presso a loro a una gittata di pietra, puosesi in su l'orlo della nave, e distendendo la mano contra questi, che veniano, disse...

[4] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 304.3: hec ora, re, l'orlo e l'ora.

[5] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 10, cap. 33, vol. 3, pag. 239.25: Questa si cuopre d'un ritondo graticcio, che non tutta, ma quasi tutta cuopra la fossa, ma sia rasente l'orlo, e sotto il graticcio in mezzo si lega una stanga più lunga che 'l graticcio e ritonda...

1.1 [In partic. con rif. a uno specchio d'acqua:] limite esterno, riva.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 22.25, vol. 1, pag. 366: E come a l'orlo de l'acqua d'un fosso / stanno i ranocchi pur col muso fuori, / sì che celano i piedi e l'altro grosso, / sì stavan d'ogne parte i peccatori...

1.2 Bordo o parte esterna di un oggetto.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 6b, cap. 13, vol. 2, pag. 548.25: sì che ciascuna tegola, fatta ad essa sceda o vero simile, sia buona et grossa convenevolmente et abia buono orlo...

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 464, pag. 480.22: poi apese a suo collo uno scudo tucto biancho, che avea le fibbie tutte d'oro, e tutto l'orlo dintorno era inorato e adornato di pietre pretiose, di rubbini chiari e di verdi smiraldi.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 335.28: i quali ceppi sieno sì lunghi che da ogni capo riposino in sull'orlo del ceneracciolo che non cadessono nel ceneracciolo...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 4, pag. 96.9: tenendo forte con ammendune le mani gli orli della cassa a quella guisa che far veggiamo a coloro che per affogar sono quando prendono alcuna cosa...

- [Forse per errore di trad. o di copia].

[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 628.7: Allora Pallas della guaína trasse la risplendiente spada e lui fedì. Quella, volando per li orli, fecesi via dello scudo, e del corpo di Turno strigne. || L'ambiguità dipende prob. dalla perdita di una sequenza. Cfr. Aen., X, 476-78: «illa volans umeri surgunt qua tegmina summa / incidit, atque viam clipei molita per oras / tandem etiam magno strinxit de corpore Turni».

1.3 [In partic. con rif. a un recipiente:] margine superiore che delimita l'interno (anche per misurare la merce che vi è contenuta).

[1] Lett. lucch., XIV po.q., pag. 163.12: Apresso ti pregho che ttue mi prochacci parechie belle schudelle bologniese, e siano bellissime e non abbiano orlo largho e siano piciole, da mangiarvi dentro.

[2] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 30, 109-117, pag. 678, col. 2.6: la figura di tale exercito era come una scudella, la quale avesse in lo meço dentro questo cerculetto de luxe, e poi per la concavità de quella infino all'orlo fosse piena de segi de anime beate.

[3] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), App. B, L. 2, capp. 20-21, pag. 324.10: Ancora per exempro visibile tolli uno vaso tondo ed empilo a raso d'aqua quanto tiene, e vedrai che 'l colmo dell'acqua del mezzo del vaso è più alto che quella delli orli del vaso.

[4] ? Stat. pis., 1322-51, cap. 72, pag. 529.18: Et etiamdio sia tenuto et debbia le dicte cose et merce et avere ricevere et caricare, et rinonsare a numero; excepto che la biada in orlo...

1.4 Punto o porzione di spazio immediatamente vicina a qsa (anche in contesto fig. e con valore metaf.).

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 84, col. 1.14: quantunque la persona sia grande e nobile, o ricco, o glorioso prelato non n'aggiunge agli orli di questa sapienzia...

[2] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 101.5, pag. 430: grande speranz' avie nel lor cuor messa; / giugnendo de la porta presso a l'orlo, / et egli alquanto da lor si ricessa, / facendo vista di più oltre girsi...

1.5 Fig. Parte conclusiva (di un arco temporale).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 11.128, vol. 2, pag. 188: Se quello spirito ch'attende, / pria che si penta, l'orlo de la vita, / qua giù dimora e qua sù non ascende, / se buona orazïon lui non aita...

2 [Tess.] Lembo di tessuto ripiegato su se stesso e cucito; estremità di una veste. Orlo del vestimento. || Anche come trad. del lat. fimbria.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 28, pag. 140.6: Portavano altressì le grandi fimbrie, cioè gli orli alle toniche loro, a modo di sossiture.

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 216.12: e poi ch'ella ebbe squarciato lo vestire insino dall' orlo di sopra, gli colti fiori caddoro dalla stracciata gonnella...

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 5, pag. 120.5: metandose li atri monexi in oracium, un garçum monto neigro lo tirava per l'orlo de lo vestimento quelo monego...

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 63, S. Jacopo minore, vol. 2, pag. 573.27: di tanta reverenzia e santitade fue nel popolo, che tutti disideravamo di toccare l'orlo del suo vestimento, e di ciò ne combattìeno insieme.

[5] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Zc 8, vol. 8, pag. 345.18: [23] [[...]] e piglieranno l'orlo dell' uomo Giudeo... || Cfr. Zc 8, 23: «et apprehendent fimbriam viri Judaei».

2.1 [Tess.] Striscia di stoffa, pelle o altro materiale che si applica a un vestito, spec. come ornamento.

[1] Stat. pis., 1334, cap. 6, pag. 1028.6: E che non mischierò, nè farò meschiare, coiame di montone o vero di montonine con coiame di cordovano, faciendo calsari, o vero stivali e scarpette, in alcuna opera nuova; salvo che orli e fermalli et orechielli et giunte; et salvo che cosciaroni di montone si possano liberamente ponere a stivali...

[2] a Stat. lucch., 1376, L. IV, cap. 79, pag. 170.21: Et questo non s'intenda nelle suola o vero orli o orechielli, le quali pene si partischano ne modi soprascripti.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 155, pag. 368.12: e io ci voglio mettere un orlo di vaio, che io ho alla mia guarnacca celestra...

[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 39, vol. 1, pag. 447.16: [2] E fece adunque lo sopraumerale d'oro [[...]], [3] lavorìo rilevato; e tagliò li sfogli d'oro, e tagliolli nelle fila, acciò che si possano torcere colli primai colori sotto la copritura; [4] e due orli insieme aggiunti nell'uno e l'altro lato...