ULULARE v.

0.1 ulolava, ulular, ululare, ululari; f: ullulando, ulula, ululate.

0.2 Lat. ululare (DELI 2 s.v. ululare).

0.3 Angelo di Capua, 1316/37 (mess.): 1.

0.4 In testi tosc.: Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Rif. a un lupo, un cane o estens. ad altro animale:] emettere un verso cupo e prolungato. 2 Estens. [Rif. a persone:] levare grida o voci lamentose. 2.1 Sost. Grido o voce lamentosa.

0.8 Marco Maggiore 24.10.2017.

1 [Rif. a un lupo, un cane o estens. ad altro animale:] emettere un verso cupo e prolungato.

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 126.15: Sikì, spachati li navi, si parteru da lu portu di Gayta et navigandu per li ripi di Circes auderu multi planti et ululari liuni, ursi et lupi...

[2] F Nadal, Leandreride, a. 1382-1383 (tosc.-ven.): Dentre e di fuor se ode lomenti e suoni / teribilli, infiniti, et ullulando / van cani e gatte e uppupe e buboni. || Lippi, Leandreride, p. 142.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 108, pag. 241.27: uno catello [[...]] sentì l'odore della carne salata, e andava pur col muso fiutando a uno a uno, e poi si fermava al proposto, e più volte andandogli intorno, ora levandosi ritto, e ora intrandogli sotto il mantello, e alcuna volta ulolava.

2 Estens. [Rif. a persone:] levare grida o voci lamentose.

[1] f Poes. an. Più e più volte, 1391 (tosc.-pad.), 57, pag. 250: de quello arboro sterille e infelice / che con sette radice / in sua corte pulula, / ai soi piedi piange e ulula / d'ogna man zente. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 203.14: Vennero le contesse con moititudine de donne scapigliate per ululare de sopra li muorti, cioè sopra le corpora de Stefano, Ianni e Pietro de Agabito.

[3] f Tratt. a Demofilo volg., XIV ex. (tosc.), Cap. 3, pag. 60.12: ululate meco, o amici, e piangete, e versate meco fontane e fiumi di lagrime... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Gdt 7, vol. 4, pag. 572.10: [18] E avendo loro dette queste parole, cominciorono tutti a piagnere e ululare nella chiesa grande...

2.1 Sost. Grido o voce lamentosa.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 4.32, pag. 24: "La voc'è udita in Rama, et sì se invia / il planto et lo ulular. Et Rachèl chlama, / plurando i soi figliol che non se svia, / né consolar se vole, ançi se ingrama, / perché non sono".

[2] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 3, vol. 7, pag. 24.18: [21] La voce è udita per le vie, cioè pianto e grande ululare de' figliuoli d' Israel...