MARZOCCO s.m.

0.1 marzocho; f: marzocco.

0.2 Lat. Martius (DEI s.v. marzocco).

0.3 Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Effigie fiorentina, rappresentante un leone accovacciato che regge lo stemma gigliato della cittą.

0.8 Natalia Librizzi 30.09.2016.

1 Effigie fiorentina, rappresentante un leone accovacciato che regge lo stemma gigliato della cittą.

[1] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 51.1: E di subito Giani d'Erchole de l'Aure, chapitano della giente de' re Luigi, fece el primo asalto e rupe la fantaria de' Fiorentini e andņ infino a lo stechato de' loro chanpo, e intanto si missero a le spalle e' nostri Sanesi co' l'altre schiere e fero spalle al detto Giani e rupero lo stechato e gitoro a tera trabache e padiglioni e tolseno la bandiera di Marzocho.

[2] F Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 40.26: Mentre che fusti, Firenze, adornata / di buoni, antichi, cari cittadini, / i lontani e' vicini / adoravan Marzocco e' tuo' figliuoli... || Branca, Boccaccio. Rime, p. 216. L'ed. del componimento inclusa nel corpus legge «adoravan Lione»: cfr. Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), 1.26, pag. 58.

[u.r. 03.05.2019]