MIGLIORANZA s.f.

0.1 meglioranza, miglioranza, migluranza.

0.2 Prov. melhoranza (GDLI s.v. miglioranza).

0.3 Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 3.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.).

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Condizione più positiva rispetto a quella precedente. 2 Condizione di chi è migliore. 3 Le caratteristiche migliori di un ente concreto o astratto (nell'es. la donna amata).

0.8 Andrea Beretta 30.09.2016.

1 Condizione più positiva rispetto a quella precedente.

[1] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 170v, pag. 88.9: Melioritas tis... migluranza.

- Il processo per ottenere tale condizione.

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 7.40, pag. 134: Però ciascun faccia di sé mutanza / e agia in sé fermeza e novo core: / lo fenix arde e rinova megliore, / non dotti l'om penar per meglioranza.

2 Condizione di chi è migliore.

[1] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 199.7: A ciascuno basta, s'è trovato degno, d'essere amato, e se altro più degno vien poi, la miglioranza di quello non dee fare progiudicio alla bontà dell'altro. [[...]] Quel che diceste che la miglioranza d'uno non dee fare progiudicio alla prodezza dell'altro, difendere non si può per alcuna ragione.

3 Le caratteristiche migliori di un ente concreto o astratto (nell'es. la donna amata).

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 2.24: tanto la 'navanza / in ogne guisa suo presio e l'onura, / sì, come dea tuttore / laudar ben per megliore / secondo dirittura, / di lei vorria ritrager meglioranza.