MOBILITÀ s.f.

0.1 mobilità , mobilitade, mobilitate, mobiltà .

0.2 Lat. mobilitas, mobilitatem (DELI 2 s.v. mobile). Per 2 si può supporre un influsso del fr. ant. muer 'mutare'.

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 2.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.).

0.7 1 Attitudine, tendenza a muoversi. 2 Tendenza a mutare. 2.1 Assenza di fermezza e stabilità. 2.2 Mutevolezza (della sorte).

0.8 Benedetta Aldinucci 30.09.2016.

1 Attitudine, tendenza a muoversi.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 4, 112-120, pag. 127, col. 2.8: Con i ochi tardi e gravi quaxi a dire quelo che vole essere extimado savio sí de' mover i ochi adaxio, e no guardare piú su che soa statura, né avere vellocitade in suo moto, perché la mobilitade dei occhi sí palesa instabilitade d'animo.

[2] Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.), Deli veleni, pag. 29.8: L'altro velen sì è ch'ello scalda (e) infla(m)ma, e conósesi imp(er)ciò che 'l stomego incomença a rescaldarse e per rossor dela faça e dili ogli e p(er) sovrastança d'essi e per la soa mobilitade granda...

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 43, vol. 2, pag. 70.9: E chiamasi quì spirito del Signore la volontà, e la prescienza di Dio in disponere, ed ordinare in certe forme, e specie la detta prima materia, la quale chiama acqua per la sua mobilità , e fluttuazione.

2 Tendenza a mutare.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 40, vol. 3, pag. 372.10: A questa virtù è contrario un vizio che ha nome mobilità , cioè a dire del coraggio che non ha nulla fermezza, anzi ispesso si move in diversi pensieri.

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 169.4: El thron è spirit dey vent recevù il sen de le nuvolie, el quale per la vertù de la mobilità soa romp tute le part de la nuvolia, e adus sonor, strepit e fragor.

2.1 Assenza di fermezza e stabilità.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 167.10: però che sì come alcuni vermi nascono d' aere, alcuni di carne, alcuni di fronde d' alberi, o di legni, o di vestimenti; così delli uomini, alcuni seguitano la concupiscenzia della carne, alcuni la mobilitade dell' animo, alcuni la vaghezza della sensualitade...

2.2 Mutevolezza (della sorte).

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 4, pag. 58.18: Se la beatitudine è sommo ben della natura che vive per ragione, nè è sommo bene quello che in alcun modo può esser tolto; perciò che per eccellenza avanza quello che perder non si possa, manifest' è, che la mobilità di fortuna a beatitudine ricevere non possa bastare.