MONILE s.m.

0.1 monile.

0.2 Lat. monile (DELI 2 s.v. monile).

0.3 Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.); A. Pucci, Libro, 1362 (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Gioiello prezioso. 1.1 [In contesto fig., con rif. al piumaggio del collo della fenice].

0.8 Martina Cita 30.09.2016.

1 Gioiello prezioso.

[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 12, pag. 21.5: lo quarto fu un ornamento che si chiama monile, ornato di preziose margherite, che pende dal collo dinanzi dal petto.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 15, pag. 123.9: Enea donò alla reina un vestire lavorato ad oro, che si chiamava palladio, e uno mantello reale chiamato circuntesto, ch'era stato dela reina Elena, e una verga d'oro ornata di preziose e uno ornamento di margherite chiamato monile...

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 20, pag. 325.18: Amfirao dovendo andare a Tebe, esso divinò che la terra lo dovea inglutire e cossì dovea fenir la vita; però esso se ascose. Ma la mogliere, la qual se chiamò Urifile, per cupiditia d'uno monile acusò lo marito: el qual monile avea fato Vulcano a richesta de Venus con tal fatamento [[...]] che qualunche lo portava poco tempo stava che perdea lo marito. E cossì divenne ad Ermione, moglier de Cadmo e figlia de Venus e de Marte, nata de adulterio, per la qual Vulcano fé el dicto monile.

[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 12, 49-51, pag. 282.30: imperò che finge Stazio ne la sua Tebaide che quel monile fabricasse Vulcano marito di Venere, e donasselo ad Ermione filliuola di Venere e di Marte, quando si maritò a Cadmo...

1.1 [In contesto fig., con rif. al piumaggio del collo della fenice].

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 185.3, pag. 241: Questa fenice de l'aurata piuma / al suo bel collo, candido, gentile, / forma senz'arte un sì caro monile, / ch'ogni cor addolcisce, e 'l mio consuma...